Renato Soru ha lanciato oggi il motore di ricerca istella. “Non vogliamo contrastare Google, oggi muoviamo i primi passi con un servizio alternativo e complementare”: ha detto il presidente e ad di Tiscali. Istella “Vuole scandagliare il web nascosto”, ha specificato Soru, “fatto di archivi e contenuti di inestimabile valore” ma anche “il sapere comune” per conoscere e condividere la cultura italiana”.
Istella darà la possibilità agli utenti non solo di cercare ma anche di contribuire e condividere “i propri archivi personali. E’ un modello di ‘search’ e cultura che può essere replicato in altri paesi – ha aggiunto Soru -. In Russia e Repubblica Ceca, ad esempio, il primo motore di ricerca non è Google ma altri”.
Il progetto si è concretizzato grazie all’aiuto di istituzioni, aziende, fondazioni, associazioni, tra cui l’Istituto Treccani, l’Agenzia Stampa LaPresse, l’ICAR-SAN (Istituto Centrale per gli Archivi del Ministero dei Beni Culturali), l’ICCU (Istituto Centrale per il Catalogo Unico del Ministero dei Beni Culturali), la Guida Monaci e Blom CGR (Compagnia Generale Ripreseaeree), azienda leader in Italia nel telerilevamento.
I partner tecnologici sono il CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche), l’Università di Pisa, l’Internet Memory Foundation, Dell e HERE, il brand di location cloud di Nokia.
“Venderemo la pubblicità e le parole chiave, ma potremo anche stringere accordi con le pubbliche amministrazioni e con gli editori” ha dettoSoru “Questo è un segmento che fatturerà due miliardi e mezzo l’anno e il progetto ci è costato 15 anni di investimenti. E’ quello a cui voglio più bene. L’auspicio è di rilanciare l’industria tecnologica in Italia e creare lavoro”.
All’incontro di questa mattina era presente anche Franco Siddi, segretario Fnsi’: “E’ una scommessa che spero possa avere risultati in termini di business – ha detto – Mi auguro che i media italiani trovino il modo per capire il valore di questa realtà e aprire un collegamento proficuo in tempi brevi. Se si crea un rete virtuosa composta dal sistema-Paese, media e Pubblica amministrazione, si crea un business e una ricchezza per l’Italia”.