Sassari, occupazione a oltranza dei ricorsisti di Medicina: prima notte in aula

Prima notte di occupazione alla facoltà di medicina di Sassari. Un gruppo di 40 studenti ricorsisti, già da ieri pomeriggio, aveva deciso di rimanere all’interno dell’ateneo dopo il mancato riconoscimento dell’ammissione approvata con una sentenza dal Tar cagliaritano. “La sentenza imporrebbe all’Ateneo sassarese – ha sottolineato Unica2.0-Udu (Unione degli universitari) – l’integrazione sovra numerica degli studenti vincitori del ricorso con effetto immediato. Il successivo rifiuto da parte dell’Università di immatricolare i ragazzi ha portato, dopo vari tentativi di dialogo, a una presa di posizione forte degli studenti che hanno deciso di occupare la segreteria della facoltà di Medicina”.

Martedì pomeriggio, intorno alle 18.45,  si sono presentati in segreteria il rettore Attilio Mastino, la pro-rettrice Laura Manca e il direttore generale dell’ateneo Guido Croci. Dopo mezz’ora di dialogo il dato di fatto non è cambiato: per l’ennesima volta distacco totale da parte dei vertici dell’ateneo che rimangono dell’idea di non voler ottemperare alla sentenza e quindi di non immatricolare i ragazzi, 53 in tutto, in vista della sospensiva che ha tempi di invalidazione di 20-30 giorni.

Forti di una sentenza in esecutivo immediato, i ragazzi hanno quindi deciso di occupare la sede universitaria per far valere i loro diritti. L’occupazione, come ci ha già raccontato ieri la studentessa sassarese Ottavia Roggero si protrarrà ad oltranza: “Abbiamo ricevuto la visita dei carabinieri come semplice controllo ordinario. Ma noi da qui non ci muoviamo, abbiamo viveri e sacchi a pelo. E siamo molto uniti”.

(Nella foto i ragazzi durante un momento dell’occupazione)

 

 

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