Saras, 48 milioni di investimenti per migliorare gli impianti Sarlux

Impianti più efficienti sotto il profilo produttivo ed energetico con un investimento di 48 milioni di euro: si sono conclusi, infatti, a metà ottobre i lavori della “fermata” allo stabilimento Sarlux di Sarroch, del Gruppo Saras. Un intervento di manutenzione durato meno di due mesi, condotto dal personale Sarlux con l’apporto degli addetti esterni, maestranze dipendenti di circa 160 ditte o fornitori, per gran parte locali. Aziende specializzate che si occupano di rinnovare impianti e ripristinare apparecchiature come valvole, scambiatori di calore o sostituire colonne.

Durante l’attività programmata, fra settembre e ottobre, hanno timbrato il cartellino quasi il doppio dei lavoratori abituali: oltre ai 1.000 dipendenti Sarlux, si sono aggiunti circa 1.500 addetti delle ditte d’appalto e altri 1.000 che sono stati impiegati per almeno quattro mesi, anche durante la fase preparatoria. Fra gli impianti hanno circolato 20 gru, la più imponente delle quali alta 70 metri, utilizzati oltre 106mila tiranti, 212mila dadi, cinque km di tubi.

Per consentire anche a tutti i dipendenti dell’indotto di lavorare in sicurezza, oltre ad osservare le prescrizioni di legge, Sarlux organizza corsi di “informazione” dedicati agli addetti alle manutenzioni, che si aggiungono alla formazione già ricevuta dal loro datore di lavoro. Al termine dei corsi Sarlux rilascia una “patente di sicurezza”, senza la quale non è possibile accedere ai cantieri. L’attestato deve essere rinnovato ogni anno.

In occasione della fermata del terzo trimestre, terminata a metà ottobre, sono state impartite oltre 17mila ore di informazione equivalenti, mentre le ore di lavoro son state circa un milione. Infine per verificare la correttezza delle operazioni è stato costituito un team di monitoraggio composto da personale del Gruppo e rappresentanti delle ditte.

L’intervento ha riguardato diverse aree del sito, ed importante è stato il miglioramento delle performance del forno di uno dei tre impianti di distillazione, che consentirà di impiegare meno olio combustibile. Risparmio che corrisponde a una minor produzione di Co2. Ancora prima della fermata, in luglio, era partito un programma di efficientamento energetico sui forni degli altri due impianti di distillazione. Questa manutenzione migliorativa viene programmata sugli impianti, a rotazione, ogni cinque anni. Il bilancio 2013 ha destinato, in totale, circa 100 milioni di euro agli investimenti.

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