Il sindaco Zedda ha risposto oggi, durante il Consiglio Comunale, a un’interrogazione del consigliere dell’Idv Giovanni Dore, ovvero: porte aperte al Cagliari calcio al Sant’Elia, ma soltanto dopo la conclusione dell’accertamento tecnico in corso allo stadio in seguito alla rescissione della convenzione tra Comune e società rossoblù.
Il primo cittadino ha parlato di un progetto di riqualificazione della struttura con stadio all’inglese e tribune retrattili. “Dopo l’accertamento tecnico tutti quanti, anche il Cagliari calcio – ha chiarito Zedda – potranno richiedere l’utilizzo dell’impianto. Ci sono già state diverse richieste da parte di altre società sportive e di operatori dello spettacolo. Però ricordiamo che al momento non possiamo aprire perché proprio il Cagliari ha impugnato una nostra determinazione sul Sant’Elia”.
I costi dei lavori si aggirerebbero sui 500mila euro per una capienza superiore ai 12mila spettatori.
Il sindaco hapoi ricordato in Aula il passaggio che ha portato il Cagliari lontano dal Sant’Elia. “Era giovedì – ha detto riferendosi alla passata stagione – e avevamo firmato un documento congiunto, pronti a continuare al Sant’Elia. Il giorno dopo apprendo dalla stampa che il Cagliari va a giocare a Trieste: noi non abbiamo cacciato nessuno”.
“Sui mancati pagamenti del canone annuale da parte del club rossoblù – ha poi sottolineato Zedda – ricordo che siamo stati noi a essere stati portati in Tribunale dal Cagliari. Il giudice ci ha però dato ragione e da lì è nato il pignoramento dei diritti Sky. Ricordo anche che il Cagliari ci chiede 25 milioni per le manutenzioni. Ma c’é ancora una scritta, ‘Venezia…’ più parolaccia. Da quanto tempo il Venezia non gioca contro il Cagliari? Forse – ha concluso il sindaco – abbiamo qualcosa da ridire su queste manutenzioni”.