“In tema di Sanità la giunta regionale si merita un bel 4“. La bocciatura, netta, arriva dai Riformatori Sardi. Oggi i vertici del partito e i suoi esponenti istituzionali si sono riuniti a Sassari per presentare “La sanità all’epoca dei professori”, un report attraverso cui le politiche sanitarie della Regione sono state analizzate dal segretario regionale Pietrino Fois, da quello provinciale, Michele Solinas, e cittadino, Giacomo Crovetti, dal responsabile del Centro studi che ha curato il report, Franco Meloni, dal deputato Pierpaolo Vargiu, dai consiglieri regionali Attilio Dedoni e Michele Cossa e da numerosi dirigenti locali. “La pagella di metà mandato”, come è stato definito il report, promuove quanto fatto per le Università e le aziende miste, “salva” la rete ospedaliera e i nuovi direttori della sanità sarda.
“Alcune idee le rivendichiamo, della Asl unica ne parlammo già otto anni fa, ma la coalizione di cui facevamo parte ci teneva lontani dalle stanze in cui si decideva di sanità”, polemizza Vargiu. Insufficienti invece le prospettive, la continuità delle cure, la prevenzione, bocciata la qualità dei servizi. Malissimo gli aspetti economici. “La spesa è aumentata, il piano di rientro è incerto – spiega Meloni – bisogna ripianare subito almeno 350milioni di euro”. Pessimo giudizio per il trattamento riservato ai territori. “In un sistema ospedalocentrico – spiegano i Riformatori – manca una vera rivoluzione dell’assistenza territoriale”. Insufficienza netta per la gestione del Brotzu di Cagliari: “Un vero e proprio disastro – dicono – se non si cambia rotta il danno sarà irrimediabile”. All’incontro avrebbe dovuto partecipare il manager dell’Asl unica, Fulvio Moirano, che ha dato forfait all’ultimo per un sopraggiunto summit in città con l’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru.