“Ho appreso con stupore delle decisioni prese dall’assessorato regionale della Sanità. Il Consiglio regionale non ha competenze specifiche su autorizzazioni o accreditamenti e quanto deciso è stato fatto evidentemente senza una preventiva consultazione con i rappresentanti dell’Assemblea sarda”. Il presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, è intervenuto così a Sassari alla manifestazione di protesta per impedire la chiusura del Policlinico sassarese.
“Il Policlinico non può e non deve chiudere – ha aggiunto Ganau – perché è una struttura fondamentale negli equilibri del sistema sanitario del territorio e non soltanto di Sassari, offre da sempre un servizio di qualità con quei rapporti di umanità che sono stati più volte sottolineati e di alta professionalità del personale”. Il presidente dell’Assemble sarda ha ricordato che nel piano di riordino della Rete ospedaliera sono stati confermati gli ottanta posti letto: “Sono fiducioso che verrà trovata una soluzione perché l’assessore Arru ha ben chiara la valenza strategica di questo ospedale, occorre però risolvere tutti i problemi tecnici che come sappiamo si trascinano da anni di messa a norma e messa in sicurezza della struttura”. “Ricordo – prosegue Ganau – che sette anni fa quando ero sindaco della città abbiamo rischiato la chiusura per difficoltà legate proprio ad interventi per la messa in sicurezza, grazie all’intermediazione dell’allora Prefetto che mise in piedi un tavolo tecnico con Comune, Vigili del Fuoco e Policlinico con un’interlocuzione diretta con la Magistratura che era intervenuta con un’ordinanza si è riusciti a evitare la chiusura grazie alla programmazione di alcuni interventi provvisori e l’impegno di altri stabiliti da uno specifico cronoprogramma per la messa a norma strutturale”. “Sono convinto – ha concluso Ganau – che avremo delle risposte favorevoli e delle aperture da parte anche dell’assessore con la proposta di nuove soluzioni che possano sventare ogni possibilità di chiusura anche temporanea della struttura”.
Per il vice presidente del Consiglio regionale, Antonello Peru, promotore di una mozione che impegna l’esecutivo alla sospensione della revoca per la convenzione, la priorità è la tutela dei lavoratori della casa di cura. l’unica cosa da evitare sono i processi eterni>>. Nessun dubbio per l’esponente degli azzurri, che indica la strada per ripartire: “La Regione sopprima subito la cancellazione dell’accreditamento, rimettendo in pista l’attività del presidio sanitario”.