Il piano di Rea e gli scatti di Zedda fanno il botto a “Forma e Poesia nel Jazz”

Partenza col botto giovedì sera per Forma e Poesia nel Jazz, il festival organizzato dall’omonima cooperativa capitanata da Nicola Spiga, quest’anno alla sua edizione numero venti, in corso fino a domenica negli spazi ritrovati dell’ex Manifattura Tabacchi (biglietti a 18 euro). Abbonamenti tutti esauriti e pubblico copioso sin dal primo pomeriggio, in attesa di un’apertura che ha visto Danilo Rea al piano solo con un applauditissimo concerto. A fare da contorno alle numerose jam session e iniziative, anche la mostra fotografica No Smoking firmata da Daniela Zedda, professionista di lungo corso dell’obiettivo fotografico e che in occasione del festival ha messo in scena una carrellata di undici strepitosi scatti in bianco e nero dedicati alle stelle del jazz in un momento di relax. “Mi piaceva l’idea di mostrarli nell’atto di godersi una boccata di fumo – ha commentato Zedda- i loro volti, le loro espressioni, sono rubate al momento dell’esibizione dal vivo e ben si addicono allo spazio che ospita la mostra, la Manifattura Tabacchi”. Chi in questi giorni frequenterà lo spazio del festival, non si perda di portare un saluto a quei mostri del jazz (da Paolo Conte a Enrico Rava, Roberto Gatto, Evan Lurie) che sorridono sornioni dietro a vaporose nuvole di fumo.

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Il programma di venerdì

Il chitarrista Carlo Ditta in trio con Luca e Sebastian Mannutza, il sassofonista Gavino Murgia alla testa del Blast Quartet, il gruppo Pork Explosion con il trombettista Flavio Boltro in un omaggio elettrico a Miles Davis. Questi i protagonisti dei set in programma questa sera (venerdì 29) a Cagliari per la seconda serata di Forma e Poesia nel Jazz, il festival organizzato dall’omonima cooperativa, quest’anno alla sua edizione numero venti, in corso fino a domenica negli spazi ritrovati dell’ex Manifattura Tabacchi (biglietti a 18 euro).

 

Si comincia alle 19 con il trio formato dal chitarrista Carlo Ditta e altri due musicisti cagliaritani: Luca Mannutza, pianista e organista tra i più apprezzati nel panorama del jazz italiano, e suo fratello Sebastian, batterista dalla grande musicalità. Nato a Firenze (nel 1971) ma trasferitosi presto a Cagliari, Carlo Ditta ha iniziato lo studio della chitarra da bambino, a otto anni, appassionandosi al blues, poi e al soul e infine al jazz. Determinante sarà l’incontro proprio con Luca Mannutza, con il quale approfondirà l’armonia e la tecnica della musica afroamericana. Nel 2012 esce il suo disco di esordio, “Talkin’ about Mr Green”, nel quale rende omaggio a uno dei chitarristi che più ha influenzato il suo stile, Grant Green, appunto; disco che riscuote il favore del pubblico e della critica ricevendo lusinghiere recensioni nelle riviste specializzate.

 

Il secondo set (ore 20) vede di scena un altro musicista sardo, il nuorese Gavino Murgia, sassofonista di fama internazionale, alla testa del Blast Quartet; una formazione di forte impatto, composta da musicisti di notevole esperienza, ognuno con una personalità ben precisa, alle prese con composizioni in gran parte originali dello stesso Murgia più qualche pezzo di Charles Mingus: il trombonista Mauro Ottolini, il contrabbassista Aldo Vigorito e il batterista Pietro Iodice. Un classico quartetto “pianoless”, acustico, la stessa formazione che ad aprile ha registrato il materiale per un disco di prossima uscita.

 

Altre sonorità e atmosfere nel concerto delle 21.30 con il “Miles Davis Electric Tribute” proposto dai Pork Explosion, band jazz fusion capitanata dal chitarrista cagliaritano Marcello Contu, con Peter De Girolamo alle tastiere, Frank Marino al basso e Daniele Russo alla batteria, che rinnova il suo incontro con un trombettista del calibro di Flavio Boltro, altro esponente di spicco del jazz “Made in Italy”, per ripercorrere la grande rivoluzione elettrica davisiana.

 

A precedere il trittico di concerti, alle 18, il secondo dei quattro incontri con cui il musicista e musicologo Enrico Merlin accompagna ogni pomeriggio il suo uditorio, con competenza e verve, nei meandri della storia del jazz. Aneddoti, racconti, testimonianze di prima mano, ascolti guidati, riflessioni e provocazioni in quattro percorsi diversi proposti da varie prospettive: quella di due artisti icona del genere, un americano, Miles Davis, e un europeo, Michel Petrucciani, e attraverso l’evoluzione di due strumenti cardine: la tromba e il sassofono.

Moby e Tirrenia sono partner del Festival Forma e Poesia nel Jazz. Le due Compagnie del Gruppo Onorato Armatori si confermano in prima linea nel sostenere le manifestazioni culturali e artistiche che contribuiscono a dare lustro alla Sardegna, fornendo la massima visibilità all’evento attraverso i propri siti internet e i canali social. (d.p.)

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