Opere pubbliche, le costruzioni nell’Isola costano il doppio della media italiana

Il costo per la costruzione delle opere pubbliche in Sardegna è tra i più alti in Italia: inferiore solo a quello della Basilicata e del Trentino Alto Adige. Lo denuncia uno studio della Cna: i vertici regionali dell’organizzazione chiedono una analisi della spesa per capire perché i prezzi, nell’Isola, raggiungono questi livelli. Una relazione, quella della Cna, molto tecnica che tiene conto di diversi indicatori. Posto il dato medio italiano pari a 100 – spiega l’organizzazione – la Sardegna mostra un indice di costo pari a 209, superata solo da Basilicata (344) e Trentino Alto Adige (234). Negli ultimi 15 anni l’Isola è stata la quarta regione sia in termini di spesa per infrastrutture pro-capite (oltre 1.240 euro all’anno per residente, contro una media nazionale di 764) sia per incidenza media annua degli investimenti in infrastrutture sul Pil (circa il 6%, rispetto al 3% nazionale). “Questi dati dimostrano come sia assolutamente necessaria una attenta riflessione su quelle che sono le caratteristiche e la qualità della spesa per opere pubbliche – evidenziano Pierpaolo Piras e Francesco Porcu, rispettivamente presidente e segretario regionale della Cna Sardegna -. Sono molti gli elementi in grado di incidere sull’efficienza della spesa per infrastrutture – alcuni comprimibili, altri strutturali. Tra questi ci sono anche elementi direttamente collegabili con l’inefficienza della gestione e dell’organizzazione del processo di spesa: la qualità della programmazione, l’assenza di valutazione dei costi e benefici dei progetti, la frammentarietà delle fonti di finanziamento e il conseguente ricorso al finanziamento parziale delle opere e, soprattutto, le carenze nell’attività di monitoraggio che non consente di controllare lo stato di avanzamento degli interventi e di formulare valutazioni generali sull’efficienza nel processo di realizzazione delle opere”.

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