Sarà eseguito oggi al Policlinico di Monserrato, dall’anatomopatologo Roberto Demontis, l’autopsia sul corpo di Giampietro Argiolas, l’allevatore di 42 anni di Noragugume, ucciso giovedì sera sulla provinciale 33 mentre rientrava a casa a bordo del suo camioncino.
L’accertamento verrà effettuato con un macchinario di ultima generazione, una bara radiotrasparente che, con una radiografia, permetterà di stabilire il numero di pallettoni esplosi e la loro posizione esatta sul corpo della vittima, senza interventi chirurgici sul corpo. Un accertamento che ricostruirà la dinamica esatta del delitto. I funerali si svolgeranno domani nella chiesa di San Giacomo a Noragugume.
Intanto le indagini, coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica di Oristano, Armando Mammone, ed effettuate dalla Compagnia dei carabinieri di Ottana, guidata dal tenente Massimo Meloni, proseguono a ritmi serrati. Secondo le ultime risultanze a uccidere Argiolas sarebbe stato un killer su un pick up che si sarebbe affiancato al suo camioncino e lo avrebbe colpito più volte alla testa.
In due giorni varie persone sono state interrogate per cercare di ricostruire le ultime ore di vita dell’allevatore, dal passato tormentato: Argiolas era stato infatti implicato nella faida di Noragugume e nell’attentato all’ex sindaco di Ottana, Giampaolo Marras, da entrambe le vicende giudiziarie era però uscito con un’assoluzione.
Ma c’è anche un’altra pista che gli inquirenti stanno percorrendo in queste ore: quella dell’omicidio, compiuto il 16 novembre 2014, di Bachisio Cossu, sotto gli occhi della compagna, che in passato era stata la ex moglie di Argiolas. L’allevatore è stato uno dei primi sospettati e anche se pare avesse un alibi di ferro, l’inchiesta è ancora aperta. Gli inquirenti indagano anche su un’auto ritrovata ieri bruciata a Birori, per capire se sia l’auto utilizzata dai killer di Argiolas la sera del delitto. (ANSA).