Nomine alla Sfirs, chiarimento tra Pigliaru e Rossomori-Upc-Psi-Sinistra

Il giorno dopo lo strappo nella maggioranza con Rossomori, Upc, Psi e Sinistra Sarda (Pdci e Rifondazione comunista) sull’Aventino per non essere stati coinvolti nella scelta delle nomine sulla Sfirs, è arrivato il chiarimento con il presidente della Regione, Francesco Pigliaru. Un faccia a faccia pomeridiano che ha portato nuovamente la serenità tra gli alleati e il governatore che hanno condiviso il fatto che ci sia stato, in questa occasione, un difetto di comunicazione interna.

Secondo quanto appreso, Pigliaru ha chiarito le ragioni delle scelte sulla Sfirs, mentre i sette consiglieri di maggioranza hanno concordato sull’alto profilo delle nomine, ed in particolare per il presidente Paolo Sestu. Confermata anche la fiducia nelle prossime decisioni che prenderà la Giunta che dovranno essere – come già annunciato dallo stesso Pigliaru nel vertice di maggioranza di lunedì – condivise con la coalizione. E’ stato anche fatto un passaggio su Alcoa ed è stato apprezzato il lavoro svolto dalla Regione nella vertenza.

Al tavolo era presente Paolo Zedda, esponente dei RossoMori, che dice: “È prima di tutto positivo il fatto che siamo incontrati per chiarire quello che è stato un difetto di comunicazione”. Insomma malumori definitivamente rientrati. E Zedda aggiunge: “Nella riunione di oggi si è preso l’impegno di evitare che una circostanza simile si ripeta”. Ma emerge anche un dettaglio: nel vertice di maggioranza di lunedì il presidente Pigliaru non ha fatto il nome di Sestu perché nessuno ha chiesto quale manager sarebbe stato indicato alla Sfirs.

LEGGI ANCHERegione. Sfirs, malumori nel centrosinistra per la nomina di Sestu

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