Il mondo arabo parla delle bombe di Domusnovas. E gli appassionati di cani si commuovono per Carlo e Lulù

Il mondo, grazie alla Rete, incontra sempre più spesso la Sardegna. A volte per caso, attraverso  articoli dedicati ai viaggi, o alla gastronomia, o alla scienza. O, quando si verificano, per via di grandi fatti di cronaca. A volte per mezzo di Google o di altri motori di ricerca. In Dicono di Noi esploriamo, settimana dopo settimana, le notizie che fanno scoprire l’Isola al mondo.

Al-Masdar News (network di notizie del mondo arabo) pubblica un articolo su Domusnovas e il suo rapporto con la RWM, l’azienda tedesca che produce ordigni in Sardegna. Il pezzo si concentra in particolare sul bombardamento saudita che, alla fine del 2016, ha colpito la famiglia di Husni Ali Ahmed Jaber al-Ahdal nel nord ovest dello Yemen; un bombardamento in cui sono state usate le bombe MK8, prodotte proprio nella fabbrica sarda. Il servizio, realizzato attraverso un collage di filmati girati dal service Ruply, dà conto del dibattito in corso nel paese: il vice sindaco, Angelo Deidda, crede che la RWM vada ringraziata per i benefici economici che porta alla popolazione. Ma alcuni cittadini intervistati manifestano imbarazzo e disagio per la produzione di armi micidiali accanto alle loro case.

Un capitolo è dedicato alle investigazioni della Rete Italiana per il Disarmo che, insieme al ECCHR (Centro Europeo per i diritti costituzionali ed umani), ha denunciato la RWM e i responsabili della UAMA (Unità per le autorizzazioni dei materiali d’armamento) per complicità nell’uccisione della famiglia Ahdal. Le organizzazione sottolineano come il bombardamento sia avvenuto in una zona molto distante da qualunque obiettivo militare, e affermano che gli obiettivi erano i civili. In sostanza accusano i sauditi di essersi resi responsabili di un crimine di guerra.  La UAMA replica affermando che le esportazioni delle armi avvengono in maniera completamente legale. Il pezzo si conclude sottolineando come le esportazioni di armi continueranno nel futuro prossimo, a meno di una “rivolta popolare” che faccia cessare le attività dell’azienda nel paese.

Un servizio che va visto anche nell’ambito della “guerra fredda” delle news online. Al-Masdar News è un sito che si dichiara apertamente vicino al governo di Assad; e Ruply è una succursale di Russia Today, il network internazionale molto vicino a Putin. Il che non significa che i contenuti del servizio siano inaffidabili, ma che esso va guardato senza dimenticare la complessità del puzzle della politica estera contemporanea, e del suo rapporto con i media.

Carlo e Lulù

The Holidog Times (popolare sito internazionale per gli amanti dei cani) racconta la storia di Carlo e Lulù, che ha fatto notizia qualche settimana fa in Italia grazie a un articolo de La Stampa. Carlo è un bambino di 12 anni di Pozzomaggiore, in provincia di Sassari che, a causa della sindrome di Charge, una rara malattia genetica, è sordo, e sta anche lentamente perdendo la vista. Il più grande amico di Carlo è il labrador Lulù che capisce il linguaggio dei segni.

Alcune Brevi…

  •  Providence Journal (giornale locale statunitense) parla di vini bianchi e in particolare del Vermentino,  sempre più popolare nel mondo.
  •  Variety (insieme ad molti altri siti dedicati al mondo dell’intrattenimento) scrive del casting di Giancarlo Giannini nel serial Catch 22, protagonista George Clooney, che sta cominciando le sue riprese in Sardegna.
  • Screendaily (magazine britannico dedicato all’industria dello spettacolo annuncia che il London Finance Market, festival per l’industria del cinema, sarà anche aperto alle produzioni televisive quest’anno. Tra gli sponsor anche la Sardegna Film Commission.

Dicono di Noi – Settimana dal 20 al 26 Maggio – A cura di NarrAzioni

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