Dopo un’affollata assemblea i lavoratori del teatro Lirico hanno deciso di riunirsi in assemblea permanente cui faranno seguire clamorose azioni di protesta a partire proprio da stasera, in occasione del concerto in programma dalle 20.30.
La decisione, in seguito alla contestata nomina alla sovrintendenza del teatro di Marcella Crivellenti, è stata comunicata alla Prefettura con l’indicazione delle quattro sale di riunione dei dipendenti: foyer, sala rossa, sala coro e sala prove-regia. “Abbiamo paura – hanno spiegato i sindacati – che venga messa in liquidazione la Fondazione con un declassamento al quale ci opporremo in qualsiasi modo. Facile capire cosa potrebbe succede andando avanti di questo passo: se il Teatro non dovesse assicurare standard di produzione richiesti dal Ministero potrebbero non arrivare i finanziamenti garantiti a una Fondazione”.
Pronto anche un mega striscione che sarà esposto da oggi in via Sant’Alenixedda: “No alla liquidazione”. “Abbiamo scoperto – ha detto Massimiliano Cecalotti della Rsu- che c’è la copertura solo per gli stipendi di febbraio, ma non per quelli di marzo”. Non sono escluse altre azioni di protesta in giro per la città. I sindacati hanno anche denunciato il mancato arrivo dei fondi comunali, complessivamente 2,4 milioni e di quelli regionali. “Il prestito – ha ribadito Ceccalotti – sarebbe dovuto partire a gennaio e in qualche modo anche i creditori sembravano più tranquilli. Ora non è più così”. Intanto il 27 febbraio è attesa la risposta del Tar sui ricorsi presentati da due partecipanti alla manifestazione d’interesse per la corsa alla Soprintendenza.
