La farsa delle quattro Province

Scusate, abbiamo scherzato. Le quattro nuove province sarde, spazzate via dal referendum del maggio scorso, sono più vive che mai e addirittura rischiano di durare di più anche della loro scadenza naturale. Questo, sostanzialmente, il contenuto del disegno di legge predisposto dall’assessore regionale agli Enti Locali, che, di fatto, proroga fino al 2015 le province di Olbia-Tempio, Ogliastra, Medio Campidano e Sulcis.

La motivazione ufficiale è l’impossibilità da parte del Consiglio regionale di perfezionare la riforma degli enti locali entro il limite fissato del 28 febbraio, portando al commissariamento delle province abrogate dal referendum, ritenuto incostituzionale. Da qui la decisione di concedere al Consiglio la possibilità di legiferare con calma la riforma delle province sarde. Sicuramente troppa calma per il Comitato SardegnaSicambia, che senza giri di parole parla di ennesimo imbroglio della casta e che ha già dato appuntamento a Cagliari per sabato mattina, alle 10 sotto il palazzo del Consiglio regionale per un sit-in di protesta.

“La scelta dell’assessore Rassu è politica, non giuridica” spiega uno dei portavoce del comitato, Antonello Gregorini. “La verità è che in tutti i partiti c’è l’interesse a mantenere la situazione attuale. Anche nell’opposizione, perché il Pd guida molte delle province bocciate dai cittadini. Loro richiamano un presunto caos amministrativo, ma in realtà vogliono difendere un sistema di potere. Basta guardare la provincia di Cagliari, che mantiene uno staff enorme e costosissimo per i contribuenti o osservare le ultime delibere prodotte, che nascondono nella maggior parte dei casi elargizioni clientelari”.

Secondo Gregorini l’argomento del commissariamento incostituzionale non regge “perché la Giunta Cappellacci in diverse occasioni, come ad esempio per i CLS e i Cesil, si è mossa non tenendo conto dei dettami della Corte Costituzionale. La verità è che non vogliono, non che non possono. Noi del comitato referendario durante tutta l’estate, mentre il Consiglio era in vacanza, abbiamo analizzato tutte le competenze provinciali, dimostrando come possano essere tranquillamente delegate ai comuni o riassegnate alla Regione. La lunghezza incredibile di questa proroga rappresenta una presa in giro degli elettori sardi”.

Sulla lunghezza della proroga esprime parere negativo anche il costituzionalista Andrea Deffenu, che insieme ai colleghi Ballero, Ciarlo e Contu preparò una memoria sul rischio derivante dalla fine improvvisa delle province dopo i referendum. “Noi spiegammo come sarebbe stata necessaria una riforma complessiva degli enti locali, perché la scomparsa delle province avrebbe causato un vuoto amministrativo e il commissariamento non era previsto tra i poteri del presidente della Regione e quindi a rischio di costituzionalità”. Da qui a far sopravvivere le province fino al 2015, però ce ne passa. Perché, come spiega ancora Deffenu “Il legislatore doveva bilanciare due esigenze, impedire lo stallo amministrativo, ma anche rispettare la chiara volontà popolare espressa dai referendum del maggio scorso. Per quello avevamo ipotizzato una proroga breve, funzionale ai tempi del Consiglio regionale. Una proroga così lunga invece elude in maniera evidente il risultato dei referendum”. Questo disegno di legge, per altro, nato per evitare vizi di costituzionalità nel commissariamento delle province, rischia ugualmente di incappare in sanzioni. “Perché viola la volontà popolare espressa nei referendum. E questo va contro la Costituzione e anche contro lo Statuto sardo”.

Alberto Urgu

 

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share