I poliziotti di Iglesias manifestano davanti al Commissariato

Si è svolta questa mattina dinnanzi al Commissariato di Pubblica Sicurezza di Iglesias una manifestazione dei poliziotti di Iglesias e Carbonia, indetta dal SIAP territoriale, il sindacato degli appartenenti alle forze di polizia, per denunciare la grave situazione di carenza di organici che sta portando al collasso operativo dei Commissariati di PS di Iglesias e Carbonia.

Da anni il sindacato nazionale denuncia la grave situazione di carenza di organici che non riguarda solo la provincia di Cagliari o la Sardegna ma l’intero territorio nazionale. A fronte dei continui pensionamenti o esoneri per cause di servizio, il Governo non ha provveduto alle assunzioni nei termini di legge per sostituire le posizioni risultanti scoperte; il mancato intervento o la sottovalutazione del problema ha determinato un continuo e progressivo depauperamento degli organici fino ad arrivare al collasso quasi totale dei servizi che i due Commissariati di PS della Provincia di Carbonia Iglesias dovrebbero prestare.

Infatti, “con le risorse che si ha a disposizione, si legge nel comunicato diramato dal SIAP, si è nell’impossibilità oggettiva di garantire un controllo adeguato del territorio nell’arco delle 24 ore, tant’è che non vi è la possibilità di mettere in strada neanche una volante per turno. Ad Iglesias, a fronte di un organico operativo di 29 unità, esclusi gli operatori che hanno problemi di salute e quelli in età avanzata, possono operare solo in 19. Stessa situazione nel Commissariato di Carbonia dove 24 unità operative con un età media di 46 anni dovrebbero garantire la sicurezza e il controllo di tutto il basso Sulcis.

Il personale disponibile dovrebbe anche garantire l’operatività dei fari uffici che prestano i servizi al cittadino come l’ufficio denunce, passaporti, il Commissariato di Carbonia anche i controlli di Polizia di Frontiera nel Polo industriale di Portovesme.

“ Il personale disponibile in questi Commissariati – dice Massimo Zucconi Martelli, Segr. Naz. SIAP – è paragonabile a quello di un posto di Polizia estivo ma non è certamente adeguato al controllo di un territorio come quello del Sulcis e non possono garantire ai cittadini la sicurezza che meritano” .

“A ciò si aggiunga il fatto che gli operatori disponibili sono soggetti a turni massacranti di 12-14 ore per sopperire ai turni dei colleghi assenti per ferie e/o malattia” – continua il rappresentante sindacale.

La denuncia dei poliziotti è secca e netta: “ Lo stato si sta ritirando dal Sulcis – dice ancora Zucconi Martelli – non vorremmo che stia adottando la stessa politica che sta adottando per il lavoro e per tante altre categorie di lavoratori lasciati allo sbando. Sembra davvero che lo Stato non voglia più occuparsi di questa parte dell’Italia”.

Queste le ragioni della protesta indirizzate a tutte le Autorità politiche e istituzionali, in primis il Prefetto, quale rappresentante del Governo nel territorio, perché vengano prese immediatamente le opportune decisioni che consentano il ripristino di un adeguato servizio ai cittadini e al territorio.

Significativa la condivisione della manifestazione, a cui hanno partecipato circa 50 poliziotti provenienti anche da altri Commissariati e Questure, da parte di un gruppo di operai della Rockwool , impegnati anche loro in una difficile vertenza per il proprio posto di lavoro.

Carlo Martinelli

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