Festival Cantiere di Lavoro Teatrale, in scena “L’eroe” di Giuliana Musso

Torna con una formula itinerante il Festival Cantiere di Lavoro Teatrale, che quest’anno taglia il traguardo della XXI edizione. Continuità e innovazione sono le parole chiave di un Festival profondamente legato ai luoghi che abita, ambienti ideali in cui sviluppa la propria attività.

Organizzato come sempre da Progetti Carpe Diem per la direzione artistica e organizzativa di Franco Marzocchi e Aurora Aru, il Cantiere ha in programma una intensa anteprima tra Soleminis (23, 24 e 26 settembre) e Cagliari (25 settembre), preludio dei giorni di residenza, laboratori e spettacoli che andranno in scena a Pau e nel parco del Monte Arci (dal 27 settembre al 2 ottobre). Si tornerà poi Soleminis per una chiusura d’eccezione, l’11 novembre, con l’anteprima nazionale del nuovo spettacolo di Giuliana Musso Mio Eroe.

I luoghi – Un festival itinerante che incontra nuovi spazi e torna sui palchi a cui è da tempo legato. A Soleminis, dove Carpe Diem con il progetto La Casa delle Storie ha dato vita a fertili residenze artistiche e ad alcune memorabili edizioni del Cantiere, gli spettacoli si terranno nella storica Casa Corda Spada, al centro del paese. A Cagliari, a fare da quinta a una lunga serata di musica, parole e teatro, sarà La Corte in Giorgino, che già aveva ospitato nel 2006 la rassegna Storie di donne (con, tra le altre, Maria Paiato e Arianna Scomegna). A Pau, infine, il palco principale sarà il bosco, nel parco del Monte Arci, oltre al Caffè Letterario-Biblioteca Casa Borrelli di recente apertura al centro del borgo.

 

Gli ospiti – Da sempre attento a intercettare i migliori talenti emergenti e quelli già affermati della scena teatrale nazionale, il Festival Cantiere è però tradizionalmente aperto alle contaminazioni con le altre arti: musica, poesia, cinema, letteratura.

Tra i protagonisti di questa XXI edizione, la pluripremiata compagnia Carrozzeria Orfeo che fa del racconto della contemporaneità il fulcro di una drammaturgia sempre intensa, all’interno della quale l’emotività, l’immediatezza e il rapporto con il pubblico rivestono un’importanza fondamentale. La compagnia sarà in scena per la prima volta a Cagliari, e per l’unica data sarda del 2016, domenica 25 settembre, con Thanks for vaselina, Last Seen 2013 di Klp come migliore spettacolo dell’anno.

Anteprima assoluta a livello nazionale, invece, per Giuliana Musso straordinaria protagonista del teatro di narrazione e indagine del nostro Paese. Presenterà a Soleminis, come coda del Festival l’11 novembre, il suo ultimo lavoro Mio Eroe, monologo che racconta la biografia di uno dei 53 soldati italiani caduti in Afghanistan durante la missione ISAF. La voce è quella di una madre che ci mostra la vita di questo suo figlio: una narrazione lieve e buffa, quella della Musso, a tratti comica, in cui però prende forza e si fa spazio un discorso etico e politico.

Prima volta in Sardegna, poi, per Rosy Bonfiglio. Siciliana di soli ventisei anni ma che grazie allo studio e al talento ha già calcato i palchi più prestigiosi d’Italia: cresciuta all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico di Roma, selezionata da Luca Ronconi per un laboratorio di specializzazione a Santa Cristina, scelta poi da Gabriele Lavia per la sua compagnia al Teatro della Pergola di Firenze. A Soleminis il 26 settembre e a Pau l’1 ottobre porterà in scena Capinera (da Giovanni Verga), ovvero la storia di Maria, eroina tragica che paga con la vita il prezzo della dolorosa scoperta del senso critico, inteso come coscienza, sguardo personale sulla realtà.

Ha la forma della conferenza-spettacolo, invece, Contro&Abbasso, di e con Giuseppe Antonelli, linguista e divulgatore, conduttore su Radio3 della fortunata trasmissione La lingua batte. Un racconto fatto di slogan di protesta, scritte sui muri, canti di corteo, parole d’ordine, canzoni d’epoca, canzonature social, strafalcioni linguistici di oltre cento anni della nostra storia. Con Antonelli, il 24 settembre a Soleminis e il 25 a Cagliari, i contrabbassisti Ferruccio Spinetti (che con Petra Magoni forma il duo Musica Nuda), e Lello Pareti.

E si parlerà dell’eterna lotta tra bene male, poi, con Giuseppe Semeraro e Dario Cadei e il loro Storia di un uomo e della sua ombra, già premio Eolo Awards come migliore spettacolo teatro ragazzi e giovani dell’anno e premio Amici di Emanuele Luzzati al XXIX Festival Nazionale Teatro Ragazzi. Una storia semplice e diretta su morte e vita, luce e ombra, amore e odio, il tutto sotto il filtro della leggerezza e dell’ironia. Una favola muta sulla possibilità di far incontrare questi eterni contrari. Una fiaba noir accompagnata dalle diavolerie acustiche, eseguite dal vivo in totale assenza di un testo.

La musica poi, con il teatro-canzone di Andrea Mazzacavallo, protagonista il 30 settembre a Pau di Ticket – Viaggio comico-economico per stare bene: un lavoro fitto di racconti, brani musicali, idee originali che danzano giocose sulla fune dell’ironia. Variegate forme stilistiche si intrecciano con il linguaggio della comicità e del racconto, il tutto amalgamato con musica energica.

Un’altra prima volta al Cantiere è quella di Folco Orselli, cantautore milanese dalla voce calda e profonda, già vincitore di Musicultura, che porterà il suo Outside is my side a Soleminis il 23, a Cagliari il 25 settembre e a Pau l’1 ottobre. Orselli suonerà da vivo il suo nuovo disco, coprodotto da Gino&Michele, che celebra la libertà di seguire la propria strada restando fuori dagli schemi.

Non mancheranno poi i talenti locali, dalla cantautrice e musicista Rossella Faa al regista Marco Antonio Pani, dall’attore Felice Montervino al chitarrista Francesco Morittu.

Una festa nel bosco, uno spettacolo-escursione – Il FESTIVAL CANTIERE è, da sempre, anche festa, convivialità, sperimentazione. Su questo solco si muovono due appuntamenti imperdibili: Autumn Dream / Sogno D’autunno, la festa nel bosco in programma al Monte Arci sabato 1 ottobre con uno straordinario parterre di dj (Mike Sirchia, Woopy, Foxi&Herny, Alessio Santoni, Riccardo Murru, Zimbra, Matteo Girometti); e il trekking-spettacolo Sentieri di memoria, con la partecipazione degli artisti del Cantiere e la guida escursionistica di Giovanni Piscedda, in programma domenica 2 ottobre.

Per i bambini e le bambine, due matinée ad Ales – Martedì 27 e mercoledì 28 settembre, alle 11,00 nella Sala Convegni di Ales, il Festival propone due appuntamenti con Pitagora Box –Il lato comico di una tragedia matematica, di e con Andrea Mazzacavallo, spettacolo per le scuole primarie di secondo grado

realizzato in collaborazione con il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci, una contaminazione divertente tra il linguaggio del teatro, la matematica, la musica e la storia della scienza.

Laboratori e residenze – Questo festival è un FESTIVAL CANTIERE DI LAVORO TEATRALE, pioniere in Sardegna delle residenze artistiche sin dagli anni degli studi tra le miniere di Montevecchio. E per questa XXI edizione, la Compagnia del Cantiere lavorerà su Quello che resta, di Carlo Guasconi (miglior giovane al Premio Riccione Teatro 2015), drammaturgo in residenza. Faranno parte della compagnia Rosy Bonfiglio, Susanna Brusa, Carlo Guasconi, Giusi Merli, Mila Vanzini, Felice Montervino, Rossella Faa, Matteo Speroni, Anna Paola Marturano, Andrea Peracchi, Natalia Bocco. E, come musicisti: Andrea Mazzacavallo, Folco Orselli e Francesco Morittu.

Altro studio sarà Prendashanseaux, a cura della Compagnia di danza e fotografia Ritorno, con i danzatori Antonio Bissiri, Giulia Decherchi e Martina Monaco, i musicisti Massimiliano Murru e Francesca Romana Motzo, la cantante Nila Masala e l’artista di strada Stephanie Alfa.

Sui laboratori lavorerà invece Franco Marzocchi, con un lavoro teatrale rivolto a bambini e bambine, ragazzi e ragazze, dal titolo L’albero del riccio (26 settembre-2 ottobre).

L’installazione – Dal 27 settembre al 2 ottobre, al Caffè Letterario di Pau, sarà esposta l’istallazione fotografica di Fabio Sau, un reportage sul FESTIVAL CANTIERE.

Il progetto – Una dimora è quel luogo che si sceglie per vivere un tratto importante della propria esistenza, sia esso breve o lungo. Non solo una sosta temporanea, un passaggio insignificante. Prendere dimora in un luogo significa sceglierlo fra gli altri. Eleggerlo ad ambiente ideale per la propria attività.

Mettere a dimora una pianta, inoltre, significa collocarla in un luogo dove essa potrà fissare le proprie radici e crescere.

Il progetto della Casa delle Storie e di Progetti Carpe Diem parte proprio da queste riflessioni. Si tratta della presentazione di una serie di spettacoli teatrali e musicali e di attività proposte da artisti che hanno scelto luoghi precisi per assumere linfa e ispirazione dagli stessi e lasciare una testimonianza del proprio passaggio.

La dimora principale, il fulcro di tutto il programma prevede di svolgersi nel parco montano di Monte Arci, ma il progetto coinvolgerà una rete di altri luoghi storici e contemporanei del territorio. Luoghi pubblici o privati che costituiscono un patrimonio architettonico e ambientale importante la cui valorizzazione può essere veicolo di promozione culturale ed economica e di crescita per le comunità che le ospitano e contengono.

All’interno di queste dimore, con il sostegno artistico e progettuale di Progetti Carpe Diem, potrà sostare e presentare il proprio lavoro una serie di artisti di valore nazionale.
In ogni dimora alcuni di questi artisti agiranno, incontreranno il pubblico, coinvolgeranno gli abitanti del luogo instaurando rapporti sostanziali e presenteranno i propri spettacoli o concerti di teatro e musica.

Si tratta di artisti che hanno ottenuto importanti riconoscimenti in ambito nazionale che, grazie alla stima e alla collaborazione con Progetti Carpe Diem, hanno aderito al programma eleggendo la Sardegna come terra ideale per la realizzazione di un’azione comune.

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