Dalla Biennale Danza a Cagliari, la prima volta sull’isola di Marie Chouinard

C’è ancora una chance per vederla, per vederli danzare. Dopo la prova di ieri, stasera al Teatro Massimo di Cagliari, quelli del FIND-Festival Internazionale Nuova Danza, riportano in scena (ore 21) la Compagnie Marie Chouinard. Considerata ensemble di culto del panorama internazionale, la compagnia, per la prima volta in Sardegna, è guidata appunto da Marie Chouinard, nome imprescindibile della danza canadese e amatissima dal pubblico veneziano della Biennale Danza, di cui a fine luglio, è stata nominata direttore artistico fino al 2020.

Lungo capello biondo, occhio azzurro, fisico da quebbecchese un po’ selvaggia, Chouinard, nata come body artist fin dai suoi esordi nel ’78 e subito dopo come danzatrice e coreografa, guarda alla danza come un’arte sacrale e al corpo con il rispetto che si deve a un veicolo dell’arte, proponendo di volta in volta un approccio virtuosistico e inventando un universo diverso per ogni sua coreografia. Nel 1990 fonda la sua personale compagnia, lavorando a una poetica dove l’osservazione dell’architettura del corpo, indagato nelle sue mille tensioni, provoca un forte impatto emotivo nel pubblico.

Definita “la femme sauvage du Quebeq” per il suo vocabolario stilistico ribelle, originale, graffiante, a tratti dissonante, Chuinard a Cagliari ha scelto di portare due lavori: la prima coreografia “Étude no.1” è un assolo interpretato da un’altra canadese, Carol Prieur, versatile danzatrice con studi a New York, Europa e in India, dove è stato avviata al “Kalarypayattu”, una forma d’arte marziale indiana. Per lei, la Chouinard ha pensato a uno spazio minimalista, un rettangolo blu, in cui riecheggia il suono delle scarpe da tap con la punta in acciaio, una danza geometrica eppure sfrenata, in cinque parti, cinque variazioni con temi specifici e movimenti del corpo ricorrenti, una “danza d’acciaio” che si riverbera nel suono elaborato in tempo reale dal compositore elettroacustico Louis Dufort, compositore  virtuoso con cui collabora da una quindicina d’anni.

La seconda coreografia, Mouvements, vede in scena tutto il gruppo della compagnia, ovvero: Sébastien Cossette-Masse, Valeria Galluccio, Véronique Giasson, Leon Kupferschmid, Morgane Le Tiec, Scott McCabe, Sacha Ouellette-Deguire, Carol Prieur, Clémentine Schindler, Megan Walbaum. Un lavoro che si ispira al libro Mouvements, di Henri Michaux (1899-1984), sessantaquattro pagine di disegni in inchiostro di china, un poema lungo quindici pagine e una postfazione, che Marie Chouinard si diletta a leggere in maniera letterale, riga per riga, pagina per pagina, come fosse una composizione musicale.

Chouinard procede dunque nel decriptare i disegni del grande artista trasformando in danza gli “innumerevoli getti d’inchiostro: una celebrazione di macchie e ghirigori, di braccia che si muovono in alto e in basso su scale musicali”. La trasposizione del libro in danza è realizzata “parola per parola”, e persino il poema e la postfazione sono incluse nella coreografia. I disegni vengono proiettati sullo sfondo, consentendo allo spettatore una lettura personale e simultanea della “partitura Michaux”. (don.perc.)

Biglietto di ingresso 20€ intero, 15€ ridotto.

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