Contro stabilimenti a Porto Ferro, blitz indipendentisti in Consiglio a Sassari

Il Fronte indipendentista unidu (Fiu) si unisce al coro di ‘no’ sulla possibilità che nella spiaggia libera di Porto Ferro si insedino stabilimenti balneari che, secondo chi vive e frequenta il litorale, ne snaturerebbero l’identità. Lo slogan “Giù le mani da Porto Ferro”, utilizzato dal comitato spontaneo di cittadini ostili alle previsioni del Piano di utilizzo dei litorali (Pul) del comune di Sassari, è stato tradotto in sassarese dagli attivisti del Fiu.

Coi cartelli “Zuchéddini li mani da Porthu Ferru!”, gli indipendentisti hanno fatto irruzione pacificamente in Consiglio comunale e hanno distribuito un documento in cui motivano la loro contrarietà a quella che definiscono una “speculazione”. Per il Fronte le nuove previsioni sono “un potenziale attentato all’ambiente” e la realizzazione nella baia di Porto Ferro di tre stabilimenti balneari “intaccherà l’aspetto selvaggio e incontaminato del tratto di costa tra Argentiera e Capo Caccia“. L’invito è a concentrarsi su Platamona, che “versa nel degrado”. Il Fiu ribadisce che “la complessità ambientale di Porto Ferro, fatta di dune, vegetazione di ogni tipo e presidi di acqua dolce confluenti dal lago di Baratz, va salvaguardata da interessi economici, politici e personali che non mirano certo alla preservazione di luoghi ancora incontaminati”.

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