Calcio, al via osservatorio sardo permanente contro la violenza

Vertici regionali della Lega dilettanti e Comitato arbitri insieme per dire basta a calci, pugni e schiaffi in campo e sugli spalti. L’idea è quella di un Osservatorio permanente contro la violenza sui campi di calcio, e la possibilità da parte dell’arbitro che ha subìto l’aggressione di poter utilizzare le vie legali senza aspettare l’ok federale. Sono solo alcune delle proposte nate in un incontro a Oristano fra i direttori di gara, vittime nelle settimane scorse di aggressioni nei campi, e gli altri protagonisti del calcio dilettantistico della Sardegna.

L’obiettivo è quello di organizzare, già dalle prossime settimane, incontri fra arbitri, dirigenti di società, capitani delle squadre e allenatori in modo da discutere sugli aspetti regolamentari di gioco e su quelli etici ed educativi.

Tra le proposte anche quella di inviare, almeno ogni due anni, uno o più giovani atleti ai corsi di frequenza per arbitri. Un modo questo per avvicinare i due mondi ed aumentare la possibilità di far crescere giovani talenti arbitri. Previsti anche “premi” per le tifoserie più disciplinate. E, naturalmente, sanzioni sempre più dure per i comportamenti scorretti sugli spalti.

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