Teli bianchi alle finestre (qui LE FOTO), eventi culturali annullati, un paese immerso nel lutto: San Sperate, patria di nascita e di vita del grande artista scomparso ieri mattina, si prepara per l’ultimo saluto a Pinuccio Sciola. Niente nero, ha comunicato il sindaco, “Poiché è stato il bianco il colore scelto dal nostro compaesano per iniziare la sua rivoluzione culturale, accoglieremo il suo ritorno a casa esponendo in ogni casa un telo bianco”.
E bianco sia, in un paese oggi pieno di colori: negli ultimi quarant’anni San Sperate ha visto cambiare totalmente il suo aspetto per diventare un suggestivo paese-museo conosciuto in tutto il mondo grazie a murales e installazioni. Un cambiamento a cui proprio Sciola negli anni Settanta ha dato vita, portando esperienze, suggestioni e artisti internazionali nel piccolo centro vicino a Cagliari.
Sarà proprio San Sperate a ospitare i funerali: domenica alle 15,30 un’Isola intera si raccoglierà in piazza San Giovanni per un ultimo saluto a Pinuccio Sciola.
Annullati, come era prevedibile, tutti gli appuntamenti culturali in programma in paese: gli “Incontri con the” di letteratura curati da Spazio Antas e gli eventi musicali di SciolaIt organizzati da NoArte nel giardino delle pietre.
Nel frattempo messaggi di cordoglio arrivano dal mondo della cultura e dal mondo della politica. “Perdiamo l’artista che ha liberato i suoni dolci e ancestrali dalle nostre pietre, la persona generosa che ha fatto di San Sperate e della sua casa la casa di tutti. E soprattutto perdiamo un uomo curioso, fiero e libero, capace di scrivere un pezzo del nostro essere e della nostra cultura e di portarli in tutto il mondo”, ha scritto ieri Claudia Firino, assessore regionale alla Cultura. “Sciola è stata una figura importante per la nostra Isola, con le sue opere ha dato lustro alla Sardegna in Italia e nel mondo, rappresentandola nella sua migliore espressione. Ma di lui, oltre alla sua arte, ho sempre apprezzato l’onestà intellettuale e la sua schiettezza anche quando, come nel caso del simbolo dei quattro mori sulla bandiera della Sardegna, abbiamo avuto pareri divergenti” il commento di Gianfranco Ganau, presidente del Consiglio Regionale”.
Maria Del Zompo, rettore dell’Università di Cagliari, ricorda che “C’è una sua pietra nella mia stanza in Rettorato: continuerà a suonare, insieme a tutto quello che Pinuccio Sciola significa per tutti noi. Non lo dimenticheremo mai”.
LEGGI ANCHE:
Sciola, appunti di una biografia (mai scritta) sulla gioia di vivere e di creare
Cultura, Giganti e identità. Le riflessioni di Pinuccio Sciola su Sardinia Post
IL RICORDO. La luna, il fuoco e le pietre: quella notte d’estate a casa Sciola
Mario Faticoni: “Con Pinuccio portammo la Sardegna a Venezia“