“Ho dipinto fin da piccolo nei ritagli di tempo, osservando mio padre lavorare. La pittura per me è sempre stata uno svago, fino a quando non ho smesso di fare il maestro di tennis a tempo pieno. È da quattro anni che ho cominciato a dipingere con continuità, a cercare con più insistenza una mia identità per staccarmi dalla sua pittura, la cui influenza, però, ogni tanto riemerge”. Si racconta così Vittorio Boi, 52enne cagliaritano e un passato da campione sui campi da tennis, protagonista della mostra in scena da venerdì allo Spazio espositivo 2+1 Officina Architettura di Cagliari (via Alagon 6b).
“In questi anni ho lavorato molto, quadri e disegni ne ho fatti tanti, ma sono pochi quelli che alla fine ho conservato, fino a quando non ho trovato una linea originale e moderna che mi appagasse artisticamente e interiormente. Il primo quadro che sento fortemente mio, si intitola Il bufalo e risale al 2007, ma è dal 2014 che la mia espressione artistica si stacca in modo più netto dall’influenza paterna. L’aver fatto vedere i miei lavori ad amici intenditori, il loro giudizio positivo, mi ha convinto a dare ancora più slancio alla mia ispirazione artistica, fino a un’esposizione, nel maggio dell’anno scorso, che ha avuto un successo inaspettato e che mi ha dato la fiducia e l’entusiasmo per continuare ad esporre e lavorare”.
L’inaugurazione della personale di Boi, prevista per venerdì 18 marzo (ore 19), si inserisce fra le attività di2+1 Officina Architettura, con l’intento di promuovere tutte le forme di arte, architettura, design, quali espressioni della cultura del progetto. (Evento realizzato in collaborazione con: Fondazione Banco Sardegna; Abmed; Blue Tribune; Italiana Assicurazioni; Sa.Fa; Sardegna Hotel)
