Un saluto rispettoso al 2014. Che (almeno lui) se n’è andato per sempre

Se ne va via un anno durissimo per buona parte dei sardi, come di tutti gli italiani, che vivono del loro lavoro.E ancora più duro, drammatico, per quanti l’hanno perso. Verrebbe la tentazione di mandarlo in malora, questo 2014, confortati dalla certezza che almeno lui se n’è andato per sempre.

Invece proprio per questa ragione – perché sconfitto dal trascorrere del tempo se n’è andato – lo salutiamo con rispetto e affetto. In fondo lui – che è solo un numero di quattro cifre – fa quello che tanti altri si ostinano a non fare.

Il fatto è che un anno lo manda via il tempo, mentre le cattive abitudini, la corruzione, il peculato, l’interesse privato possono mandarli via soltanto i cittadini. Sì, anche i giudici.Ma i giudici intervengono – quando intervengono – quando il danno è ormai fatto.

In questo 2014 è avvenuto un fatto importante: un governo regionale incompetente è stato cacciato via. Per il rotto della cuffia, va detto. E un nuovo governo regionale si è insediato. Contemporaneamente decine di migliaia di sardi hanno deciso di non prendere parte più alla vita politica nemmeno attraverso l’atto fondamentale, il voto. E molti altri – che alle Regionali sostennero il sogno di Michela Murgia – non hanno alcuna rappresentanza.

Ecco, il nostro augurio per il nuovo anno al nuovo governo regionale, e in modo speciale al presidente Francesco Pigliaru, è di riuscire a governare tenendo conto di quel mondo che non li ha eletti. Non perché non avesse voglia di cambiare, al contrario, ma perché non si fida più o dei partiti tradizionali o, in assoluto, della politica. In definitiva, il nostro augurio è di riuscire a dimostrarsi diversi.

Il nostro augurio per quanti ingiustamente non hanno rappresentanza è di non disperdere le loro energie, di non spegnere i sogni, e di avere sempre un luogo in cui ritrovarsi. Nel 2015, per cacciare via tutto ciò di cui non c’è alcun bisogno, ci sarà bisogno di tutti.

Buon anno da Sardinia Post

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