I tempi si allungano, ma la rosa dei candidati si restringe. E va avanti anche il lavoro di ricucitura interna perché nei vertici del Pd si è consolidata la convinzione che vada evitato in tutti i modi il rischio di arrivare col partito diviso alla scelta del nuovo candidato governatore. In questo scenario si è diffusa la notizia – rilanciata da Unione e Nuova ma non confermata dalla diretta interessata – di un incontro oggi a Firenze di Francesca Barracciu con Matteo Renzi, in occasione della riunione della segreteria nazionale del Partito. Incontro nel quale l’ex candidata dovrebbe presentare al segretario “dei nomi”.
Incontro fiorentino a parte, la segreteria nazionale del Pd ha assunto un ruolo di garante esterno delle trattative tra le varie componenti isolane. Ma è del tutto escluso che il nome scaturisca da là. Verrà fatto dal vertice sardo nella direzione regionale. Si sarebbe dovuta tenere “tra il 2 e il 4 gennaio” (questa l’indicazione emersa alla fine della drammatica direzione del passo indietro della Barracciu), ma è slittata di qualche giorno. Potrebbe tenersi lunedì. E, nelle intenzioni dei vertici, dovrà essere il più possibile “unitaria”. Non solo per evidenti esigenze elettorali, ma anche perché tutti i potenziali candidati hanno posto come condizione per l’accettazione il sostegno convinto dell’intera struttura. Nessuno è disposto a finire nel tritacarne delle rese di conti interne. Ed ecco l’attenzione della segreteria nazionale per le indicazioni che saranno date dalla Barracciu. La quale non ha un potere di veto formale. Ma è stata chiarissima nel suo j’accusa contro i cosiddetti ‘capibastone’ e non potrà mai dare la sua benedizione a un successore che possa apparirne l’espressione.
In questo contesto salgono le quotazioni di alcuni candidati. In particolare quelle dell’economista Francesco Pigliaru. Già assessore nella giunta Soru, poi entrato in conflitto col leader, in questi anni ha assunto posizioni critiche rispetto ai vertici del partito. Per esempio in occasone della nomina di Antonello Cabras al vertice della Fondazione del Banco di Sardegna. Pigliaru, inoltre, ha un curriculum di rilievo internazionale. Un curriculum che certamente piacerà anche al nuovo segretario nazionale del Pd.