Il misterioso caso di Ugo Cappellacci e Topo Gigio

Dunque, nel primo pomeriggio del 31 dicembre 2013 Ugo Cappellacci, 53 anni (è nato il 27 novembre del 1960, a Disneyland), avendo un momento libero, scrive questo tweet: “Il Pd candida Topo Gigio governatore“. La questione è seria, e val la pena di analizzarla.

La domanda a cui rispondere è: “Si è trattato di una battuta?”. Gli interpreti sono divisi. C’è chi sostiene che Cappellacci non scherzasse affatto. Una tesi fondata su una considerazione di buon senso: avendo il governatore creduto che una giovane puttana marocchina fosse la nipote del presidente egiziano, è del tutto naturale che creda a una storia molto meno inverosimile come quella della candidatura di Topo Gigio al posto di Francesca Barracciu.

I sostenitori di questa tesi si spingono fino ad affermare con certezza che Cappellacci ha deciso di rendere pubblica la notizia con l’intento di allontanare definitivamente dal Pd il Movimento dei pastori. Tanto che l’assessore all’Agricoltura Oscar Cherchi avrebbe  avuto l’incarico di elaborare un dossier per dimostrare in modo inconfutabile la predilezione di Topo Gigio per la gruviera a scapito del pecorino. Notizia che ha colpito dolorosamente il governatore il quale, prima di venire a sapere dell’adesione del celebre roditore al centrosinistra, ne apprezzava la dialettica. Al punto di utilizzare come se fosse propria, in particolare conversando con i pubblici ministeri, la locuzione: “Cosa mi dici mai?”.

Secondo altri analisti politici, all’origine del tweet c’è uno scambio di persona: Cappellacci avrebbe confuso Topo Gigio con Topolanek.  Mirek Topolanek, precisamente: si tratta dell’ex primo ministro della Repubblica Ceca diventato un personaggio di fama mondiale dopo essere stato fotografato col ragguardevole membro in erezione nel giardino di Villa Certosa. Già, ma perché ipotizzarne la candidatura alla guida della coalizione di centrosinistra? La spiegazione è banale: avendo avuto notizia della possibilità della candidatura di un “capo-bastone”, Cappellacci ha interpretato in modo letterale la definizione e l’ha incrociata con la celeberrima fotografia.

Ma va detto che la stragrande maggioranza degli analisti respinge sia la prima, sia la seconda ipotesi e ritiene che in realtà il governatore non creda non solo nell’esistenza di Topo Gigio ma nemmeno in quella di Topolanek (per via della smentita di Berlusconi) e che col suo tweet abbia soltanto voluto solo fare una battuta. Ne avrebbe sperimentato l’effetto con gli uomini del suo staff che si sarebbero sganasciati dalle risate. Prima di andare al veglione di San Silvestro a casa della Banda Bassotti.

Paperino Paolino

 

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