Zona franca, mille e una protesta. A Roma, a Cagliari e sulla 131

Lunedì 24 giugno sarà una giornata dedicata alla Zona franca, cavallo di battaglia del governatore Ugo Cappellacci, tema complesso e dibattuto negli ultimi mesi e soprattutto argomento caldo della campagna elettorale per Regionali 2014. Sono ben tre le manifestazioni in calendario: a Roma, davanti al Parlamento ci sarà il presidente della Regione, a Cagliari altro appuntamento alternativo organizzato dal Partito democratico e, infine, il Movimento per la Zona franca ha organizzato un corteo sulla strada statale 131.

IL CASO DELLA LETTERA DI CAPPELLACCI ALLA COMMISSIONE EU.

L’appello all’unità. Lo ha lanciato il presidente della Regione Ugo Cappellacci: un invito diretto e rivolto questa mattina, nel corso di una conferenza stampa insieme ai rappresentanti della maggioranza in Consiglio regionale, anche ai sindaci sardi e al Partito democratico (che per lunedì pomeriggio hanno organizzato una manifestazione alternativa a Cagliari).

“Trovo singolare – ha detto Cappellacci – che in una battaglia di questo tipo non ci sia la possibilità di ritrovarci. Una mobilitazione simile era stata quella sulla Vertenza entrate. E si sono ottenuti dei risultati, non definitivi, ma comunque si sono fatti dei passi avanti. La zona franca non è di una parte politica, ma di tutti i sardi: un diritto per il quale storicamente ci sono state tante lotte condotte da illustri protagonisti. Chi va contro questa battaglia – ha proseguito il governatore – poi però si deve assumere anche la responsabilità di far naufragare questa importante partita. Vogliamo andare davvero a Roma divisi? C’è il rischio che l’interlocutore ci obietti che i primi a non essere uniti in questa battaglia siamo noi”.

Una tirata d’orecchio anche a qualche sindaco. “Sento in questi giorni che diversi sindaci stanno ponendo dubbi e obiezioni. Eppure – ha detto Cappellacci – noi stiamo seguendo lo stesso percorso adottato nelle delibere approvate in 350 comuni sardi. Sottolineo: lo stesso percorso”. Cappellacci ha anche ribadito la lista delle richieste che saranno presentate a Roma: “Chiediamo la revisione dell’articolo 10 dello Statuto per consentirci di essere padroni a casa nostra con vantaggi fiscali. E stiamo parlando ad esempio di accise: la riduzione si riflette direttamente sulle tasche dei cittadini quando si fa benzina. Secondo punto: dare attuazione ai punti franchi doganali. Terzo, far sì che il territorio sardo possa essere considerato extradoganale”. Lunedì, nel corso della manifestazione a Roma, sarà convocata una riunione di Giunta e chiesta l’apertura di un tavolo al Governo. “Abbiamo un’occasione straordinaria per svegliare un governo che finora è stato sordo alle nostre richieste”, ha concluso Cappellacci.

Il Partito democratico. «Si utilizzino i fondi comunitari per finanziare le zone franche urbane nei comuni della Sardegna». Lo chiede il vicepresidente del Consiglio regionale Mario Bruno al Presidente della Regione, Ugo Cappellacci. «In Sardegna, rispetto al passato, oltre Cagliari, Quartu Sant’Elena ed Iglesias, città già individuate dal CIPE nel 2009, potranno attivare la zona franca urbana anche Sassari, Alghero, Olbia, Oristano, Selargius, Carbonia». spiega Bruno. «Oggi, infatti, non solo la zona franca urbana per nove comuni della Sardegna è legge (art. 37 del Decreto Crescita), ma è ormai operativa con la registrazione da parte della Corte dei Conti. Il Presidente della Regione, Ugo Cappellacci – attacca Mario Bruno – abbandoni la demagogia e trovi la copertura finanziaria utilizzando fondi comunitari, anche attraverso il tesoretto in mano alla Sfirs. Non perda altro tempo nel concordare con il Governo la riprogrammazione dei fondi strutturali (magari quelli più a rischio di restituzione all’Europa perché non spesi), come hanno già fatto tutte le regioni del mezzogiorno, in modo da rendere subito operativa la misura».

«La Zona Franca diventerà per le aree urbane sarde una zona di esenzione fiscale mai sperimentata prima d’ora. Le esenzioni riguarderanno Ires, Irap, Inps, Irpef (solo quella delle imprese). In un perimetro cittadino ben individuato, le imprese sino a cinquanta dipendenti godranno di una esenzione dal pagamento della quota IMU destinata allo Stato, dalla corresponsione dell’IRAP, dal versamento dei contributi previdenziali, dal pagamento delle imposte sui redditi delle imprese medesime. Le esenzioni – in un triennio di applicazione della misura – potranno arrivare ad un massimo per ogni impresa di 200 mila euro» continua Bruno.

«Non sfuggirà al Presidente della Regione, impegnato in una campagna elettorale propagandistica e demagogica, che per poter applicare la legge è necessaria una copertura finanziaria. Cioè in sostanza se le piccole imprese sono esenti da Ires, Irap, Inps, il fisco deve comunque incamerare questi soldi. La copertura potrebbe arrivare proprio da quei fondi comunitari che la Giunta non sa nemmeno spendere».

Lai. “Al Presidente Cappellacci rispondo che chi governa le istituzioni ha il dovere morale della verità. Chi governa deve trovare le soluzioni praticabili, non vestire i panni del Savonarola”. Così il segretario regionale del Pd, Silvio Lai, replica all’appello all’unità lanciato stamani dal presidente della Regione in vista della manifestazione sulla Zona Franca di lunedì a Roma. “A chi governa si chiede chiarezza – prosegue il senatore del Pd – e non manifestazioni elettorali, mettendo in cattiva luce i sindaci che non aderiscono agli occhi dei propri concittadini. E’ grave e pericoloso oltre che ingiusto. Quando il Presidente della Regione vorrà parlare con il Governo nelle vesti istituzionali per difendere i diritti dell’isola ci troverà nello stesso luogo, anche in anticipo, e senza divisioni, come abbiamo dimostrato sul patto di stabilità. Se invece ci chiama per la sua campagna elettorale – tuona Lai – non pretenda che non lo vediamo come i bambini, nella sua nudità, nel suo goffo tentativo di coprire i suoi anni fallimentari”. “Sulla Zona franca il Pd non ha pregiudizi ma vorrebbe discutere delle cose che si devono fare subito per far ripartire l’economia, non solo dei sogni che vedranno passare gli anni prima di vedere l’orizzonte. La manifestazione di lunedi, fatta di piccoli assembramenti silenziosi – conclude il segretario del Pd sardo – non entrerà nella storia della Sardegna e spero con l’impegno di tutti che non entri nella cronaca per qualche prevedibile disagio”.

Il Movimento e il corteo sulla 131. Raduno a Santa Cristina di Paulilatino, poi tutti in corteo sulla Statale 131 fino al Porto industriale di Santa Giusta e conclusione davanti alla Prefettura di Oristano in tarda mattinata. E’ il programma della iniziativa organizzata per lunedì 24 dal Movimento per la Zona franca, in appoggio alla manifestazione in programma a Roma nello stesso giorno con il presidente della Regione Ugo Cappellacci. All’iniziativa, predisposta dal gruppo di Oristano, parteciperanno secondo gli organizzatori almeno 200 attivisti che arriveranno da tutta la Sardegna con una settantina di automezzi. L’appuntamento è per le 9 davanti al pozzo sacro di Santa Cristina. Alle 9,30 il corteo di auto scortato dalle Forze di Polizia imboccherà la Carlo Felice e punterà dritto sul porto industriale di Cirras, dove è prevista la consegna di un documento con le rivendicazioni dei Comitati alla Capitaneria di Porto, al Consorzio Industriale e all’Ufficio Dogane. Poi di nuovo tutti in auto per raggiungere il piazzale della Prefettura di Oristano dove la manifestazione si concluderà con una conferenza stampa e una valutazione dei risultati dell’incontro di Roma col Governo nazionale.

 

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