Nuovo voto per il seggio di Mura: fu una bella lotta con l’assenteista Cappellacci

C’è un paradosso che da oggi accompagnerà la campagna elettorale per le suppletive, ovvero la chiamate alle urne con le quali dovrà essere sostituito Andrea Mura, l’ex deputato di M5s costretto in piena estate alle dimissioni per via delle poche presenze in aula. Il paradosso è che il caso dell’ex parlamentare grillino lo aveva sollevato, a luglio, Ugo Cappellacci, campione di assenze in Consiglio regionale.

La vicenda Mura è tornata al centro della cronaca politica perché ieri il governo Conte ha fissato la data delle elezioni con le quali sarà riassegnato il posto di Mura alla Camera: nei Comuni di Cagliari, Burcei, Maracalagonis, Monserrato, Quartu Sant’Elena, Quartucciu, Sinnai e Villasimius le urne si riaprono il 20 gennaio prossimo, un mese prima delle Regionali. Al voto 250mila elettori, chiamati nuovamente a esprimersi sul seggio della circoscrizione elettorale Sardegna 01. Il sistema è uninominale: vuol dire un candidato per partito o coalizione. La sfida è secca: vince chi prende più voti di tutti.

Mura si era aggiudicato lo scranno a Montecitorio battendo proprio Cappellacci, lo sfidante più diretto per via delle continue accuse che i due si erano lanciati durante la compagna elettorale delle scorse Politiche. L’esponente M5s raccolse 60.442 voti, pari al 38,42 per cento, contro i 51.318 di Cappellacci, fermo al 32,62. L’esponente azzurro è poi riuscito a entrare in Parlamento per via delle doppia candidatura: era anche capolista nella circoscrizione plurinominale di Cagliari, attraverso la quale ha conquistato un posto a Montecitorio.

Ma il coordinatore di Forza Italia la sconfitta nella sua Cagliari contro Mura non deve averla dimenticata. E quando a fine luglio l’ex deputato M5s è arrivato al 96 per cento di assenze, Cappellacci ha servito il suo affondo contestando a Mura le mancate presenze in aula. Il velista, a sua volta, ha risposto nel modo peggiore che potesse: “Si può fare attività politica anche su una barca“, aveva detto. Da lì le polemiche sui social che spinsero gli stessi vertici di M5s, con Luigi Di Maio in testa, a prendere le distanze da Mura, costretto alle dimissioni un mese più tardi. Il capo politico dei Cinque Stelle e attuale vicepremier disse addirittura di essere pronto a citare il velista in giudizio per danno di immagine (leggi qui)

Cappellacci, tuttavia, non avrebbe avuto titolo per contestare Mura. In Consiglio regionale, dove è entrato nel 2014 dopo aver perso le elezioni contro Francesco Pigliaru, è stato nel 2017 l’onorevole più assenteista, come scritto nei dati statistici pubblicati sul sito istituzione dell’Assemblea: ha partecipato a 25 sedute su 63, pari al 39,6 per cento. E 18 su 20 assenze sono risultate ingiustificate. Cappellacci ha incassato lo stesso record negativo anche nel 2016: su 77 convocazioni, si è presentato in Aula 39, con lo stesso schema: 18 assenze non giustificate e 20 congedi. Identico trend anche nel 2015, sempre sulla base dei numeri ufficiali: 57 sedute fatte su 76. Assenze importanti pure nel 2014, il primo anno della XV legislatura arrivata alle battute finali: 50 presenze in 60 convocazioni (quarta posizione nella classifica degli onorevoli).

Al. Car.
(@alessacart on Twitter)

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