Vitalizi, è caos: la Lega ‘asfalta’ Pais. Fronte del ‘no’ sempre più trasversale

“Sui vitalizi la nostra posizione è chiara e trasparente: la Lega non voterà mai provvedimenti che aumentano i costi della politica o comprendano privilegi per chi è stato eletto in Regione ad ogni livello”. A parlare è Eugenio Zoffili, il commissario del Carroccio in Sardegna. Una dichiarazione breve, la sua, che di fatto asfalta il presidente del Consiglio, Michele Pais, promotore della proposta di legge che prevede la reintroduzione delle pensioni per i politici, oltre al riconteggio di quelle attualmente erogate applicando il sistema contributivo anziché il retributivo. Non solo: Zoffili ha anche sconfessato la linea di tutti gli altri sette onorevoli della Lega che proprio ieri hanno detto sì a Pais, a cominciare da Pierluigi Saiu, il capo della commissione consiliare alle riforme, cui spetta esaminare il testo di legge.

Il caso dei vitalizi sardi ha varcato il Tirreno, finendo sulla stampa nazionale. È stato l’ex sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, a rendere pubblica la notizia sulla partita che si sta giocando nella massima assemblea isolana. Il consigliere, leader del centrosinistra, lo ha fatto ieri all’ora di pranzo con un post pubblicato su Facebook nel quale Zedda ha allegato la tabella con la previsione della spesa per pagare i vitalizi a tutti i sessanta componenti dell’Aula. Il costo sarebbe di 95.832 euro mensili, annualmente si arriverebbe a 1.149.984 euro, mentre nel quinquennio a 5.749.920 euro.  Zedda ha aperto il fronte del no insieme a Francesco Agus, capogruppo dei Progressisti che in Consiglio mettono insieme gli ex Sel e i civici del centrosinistra.

Ieri Pais a fine serata sembrava risollevato, specie dopo che il Pd, attraverso il suo leader in Aula, Gianfranco Ganau, ha preso posizione sulla proposta di legge, blindando in qualche modo il lavoro dello stesso Pais. Sia sul Capo I del testo normativo, col quale è previsto il riconteggio delle pensioni, sia sul Capo II che ha invece l’obiettivo di reintrodurre il diritto alla pensione per tutti gli onorevoli sardi. Pais, in una lunga nota, ha spiegato che la proposta sarda è frutto di un’indicazione nazionale “contenuta nella Legge di bilancio e reiterata dalla conferenza Stato-Regioni“. La posizione del presidente è stata però smentita dalla consigliera di M5s, Desirè Manca, che riferendosi alle parole di Pais ha parlato di “falsa dichiarazione” e precisato: “È obbligatorio solo il ricalcolo dei vitalizi, non anche la loro reintroduzione”, ha detto sempre ieri a Sardinia Post.

Adesso con la sfuriata di Zoffili resta da capire cosa faranno i consiglieri del Carroccio quando la proposta Pais approderà nell’aula di via Roma, entro fine mese. Non ci sono molte opzioni: i salviniani sardi devono rimangiarsi tutto per seguire la linea del commissario oppure fanno i ribelli e si accodano a Pais. Oltre Pais e Saiu, gli eletti sono Dario Giagoni (capogruppo), Sara Canu, Michele Ennas, Ignazio Manca, Annalisa Mele e Andrea Piras.

Nella massima assemblea sarda sta partendo la conta: perché la ‘perdita’ del gruppo leghista (se tutti dovessero attenersi all’indicazione di Zoffili), sarebbe comunque compensata dai voti del Pd. In maggioranza contro i vitalizi si è espresso al momento solo Michele Cossa, il capogruppo dei Riformatori. Silenzio da tutti gli altri. Al netto dell’asse trasversale che sembra formarsi, il centrodestra somma trentasei voti, Pd e Zedda diciotto, sei gli M5s.

Lo schieramento favorevole ai vitalizi, per fare sintesi, è così composto: oltre a Pais e al Pd, sono favorevoli Psd’Az, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Sardegna 20venti, Udc e Riformatori (eccetto Cossa). Contrari i Progressisti e gli M5s. Ma un conto sono le prese di posizione sulla carta, altro è ciò che succede al momento del voto. Il caso è lontano dal trovare una soluzione. Serviranno diversi supplementi di analisi. Intanto il caos politico sulle pensioni tiene banco, superando di gran lunga il dibattito sulle Comunali alle porte.

Alessandra Carta
(@alessacart on Twitter)

Diventa anche tu sostenitore di SardiniaPost.it

Care lettrici e cari lettori,
Sardinia Post è sempre stato un giornale gratuito. E lo sarà anche in futuro. Non smetteremo di raccontare quello che gli altri non dicono e non scrivono. E lo faremo sempre sette giorni su sette, nella maniera più accurata possibile. Oggi più che mai il vostro supporto è prezioso per garantire un giornalismo di qualità, di inchiesta e di denuncia. Un giornalismo libero da censure.

Per ricevere gli aggiornamenti di Sardiniapost nella tua casella di posta inserisci la tua e-mail nel box qui sotto:

Related Posts
Total
0
Share