Villasalto, la mossa anti spopolamento: ai nuovi residenti 700 euro al mese

Un reddito garantito ogni mese per cinque anni a chi deciderà di trasferirsi in paese e avviare una nuova attività commerciale. L’iniziativa anti spopolamento arriva da Villasalto, Comune con poco più di mille abitanti nel Sarrabus, provincia del Sud Sardegna, che dagli anni ’80 ha visto più che dimezzata la propria popolazione e che dal 2011 ad oggi ha perso circa cento residenti. Un fenomeno simile a quello di tantissimi centri dell’interno Sardegna ora alla ricerca di soluzioni per frenarlo. A Ollolai ad esempio l’amministrazione comunale da alcuni anni ha avviato la politica delle case vendute al prezzo simbolico di un euro per incentivarne la riqualificazione.

L’iniziativa messa nero su bianco dalla Giunta comunale guidata da Paolo Maxia invece prende il nome di “reddito di residenza attiva”. E infatti tra gli obbiettivi dichiarati ci sono il ripopolamento del territorio, il rilancio dell’economia e la creazione di nuova occupazione. In particolare l’amministrazione comunale, il primo bando sarà pubblico entro il prossimo 31 ottobre e sarà destinato a cinque nuclei familiari, darà un contributo di 700 euro al mese per 5 anni alle famiglie composte da almeno tre persone in cui ci sia un figlio minorenne. L’importo invece sarà di 500 euro per single e coppie e potrà essere incrementato nel caso della nascita di un figlio. Dagli uffici del Comune parlano di “misura unica nel suo genere” che punta a fronteggiare non solo l’invecchiamento della popolazione ma anche a dare luogo ad alcune iniziative che contrastino il rischio di perdita di altri servizi pubblici.

Negli ultimi trent’anni infatti la popolazione a Villasalto è scesa da quasi 3.000 a 1.030 abitanti, la diminuzione delle attività economiche è passata da 70 a 30 mentre si sono perse quasi tutte quelle artigiane, terziarie ed alimentari. Inoltre si è assistito all’abbandono di diverse abitazioni che ora versano in stato di degrado, alla chiusura della scuola media e alla notevole riduzione del numero degli alunni che frequentano asilo e scuola elementare.

Andrea Deidda

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