Si è svolto ieri pomeriggio a Roma, al Ministero dello Sviluppo Economico (Mise), il primo degli incontri previsti dal calendario sottoscritto lunedì 28 tra il sottosegretario Claudio De Vincenti e le parti sociali sulla vertenza Alcoa. Al tavolo anche i rappresentanti del ministero del Lavoro.
Quello di ieri riguardava la proroga della cassaintegrazione straordinaria per un altro anno, estesa ai 500 dipendenti diretti dello stabilimento di Portovesme: questo nell’eventualità che si protragga lo stop delle attività industriali. Tuttavia, il vertice è stato solo interlocutorio. Infatti: se da una parte la firma è un provvedimento importante, perché permette la salvaguardia e il sostegno al reddito, dall’altra il ministero del Lavoro deve ancora verificare se l’Alcoa ha i requisiti per ottenere la proroga richiesta.
Il secondo incontro è previsto per lunedì 4 novembre: si svolgerà all’assessorato regionale al Lavoro, sempre alla presenza delle parti sociali. In discussione ci saranno gli ammortizzatori sociali per l’indotto Alcoa. La riunione è ugualmente molto importante, questa vista l’estrema gravità in cui versano le imprese d’appalto del polo industriale di Portovesme. I sindacati, alla luce degli impegni assunti al Mise, fanno sapere che “controlleranno con puntualità e rigore l’applicazione del percorso concordato”.
Carlo Martinelli