“I Riformatori non hanno scelto e non hanno ancora alcuna preferenza sul candidato alla presidenza della Regione“. Per tutti i liberal democratici lo dice Franco Meloni, il consigliere regionale che è vicecoordinatore sardo del partito.
La posizione di Meloni si lega a doppio filo a un fatto: in ambiente di centrodestra si dice che ai Riformatori piaccia parecchio un’eventuale candidatura di Emilio Floris, l’ex sindaco di Cagliari ora senatore del Pdl. Meloni non lo cita mai. E aggiunge: “Non abbiamo avanzato alcun tipo di preferenza in nessuna sede”.
Ma la voce circola sul fatto che Floris sia gradito ai liberal democratici e anche all’Udc, soprattutto per superare la grande guerra tutta interna al Pdl e con due avversari su tutti: Ugo Cappellacci e Mauro Pili.
Meloni aggiunge: “Non ci può essere candidato senza coalizione e non ci può essere coalizione senza un programma di cambiamento, di rottura col passato e fortemente innovatore e riformatore“. Il vicecoordinatore regionale dice ancora: “I Riformatori hanno da tempo deciso di non lasciare alcuna delega in bianco a chicchessia”.
In quota liberal democratici parla anche Roberto Frongia, portavoce della battaglia sul taglio al costo della benzina e leader del partito a Iglesias. “L’unica vera forza innovatrice e sovranista è proprio quella in cui milito, dalla sua nascita, per volere di Massimo Fantola”.
Frongia aggiunge: “I Riformatori sono l’unico partito che ha davvero a cuore gli interessi dei sardi e che vuole cambiare la Regione con i fatti e non con le parole. Per questo servono una coalizione e un leader per riformare la Sardegna”.
Anche Frongia, senza mai citare Pili, chiarisce la sua posizione, visto che l’ex assessore regionale al Turismo ha avuto più di un colloquio con Pili sulla nascita di un possibile polo sovranista di centrodestra, com’è nell’idea del deputato pidiellino, nel caso in cui non sarà lui il candidato governatore alle Regionali del 2014.
