Un sacerdote come governatore? Don Cannavera: “Dal Pd me l’hanno proposto”

Circola negli ambienti politici la facile battuta secondo cui il centrosinistra non sa a che santo votarsi per risolvere il problema del candidato governatore. Adesso – tra veti reciproci e polemiche sul codice etico – compare un esperto della materia: un sacerdote, uno dei più noti e stimati della Sardegna: don Ettore Cannavera, l’uomo che da anni guida la Comunità La Collina a Serdiana. Il quale, in un’intervista a l’Unione sarda, afferma di essere stato effettivamente contattato per verificare la sua disponibilità a correre per il governo dell’Isola. E di non aver detto no. “Ci sto pensando”.

Cannavera racconta di aver ricevuto la prima proposta da un politico che definisce “mio amico”, Paolo Fadda, oggi sottosegretario alla Salute, prima deputato del Pd e consigliere regionale. Quindi anche altri si sarebbero mossi. Anche molto in atto, perché (nella prospettiva di ottenere l’indispensabile autorizzazione), sarebbero stati informati, attraverso l’arcivescovo di Cagliari Arrigo Miglio, anche due big del Vaticano: il sardo Antonio Becciu e Tarcisio Bertone.

Don Cannavera ha già alcune idee. Intanto formare una squadra di persone competenti, poi ridurre gli emolumenti (“Chi viene eletto percepisca lo stesso stipendio che prendeva prima, non un euro di più”) e le raccomandazioni (“Nessuna assunzione sino al decimo grado di parentela”). Insomma, un’amministrazione oculata e solidale, con un’attenzione speciale alle persone in difficoltà. Che poi è quanto don  Cannavera fa da una vita, “con il Vangelo in una mano e la Costituzione nell’altra”.

 

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