“L’associazione ‘Coordinamento 3 Donne di Sardegna‘ esprime la massima preoccupazione per l’elezione di soli uomini nell’Ufficio di presidenza del Consiglio Regionale, pur essendoci anche rappresentato da otto donne, il doppio della passata legislatura, anche grazie alla norma sulla doppia preferenza di genere”. Il collettivo femminile parla di “una grave e inaccettabile deriva maschilista e retriva che, all’esordio della XVI legislatura, vede regredire il valore della democrazia paritaria, acquisito in anni di impegno e maturata consapevolezza. E ciò in netto contrasto anche rispetto alle dichiarazioni dei diversi partiti e schieramenti che compongono la massima assemblea elettiva regionale”.
Il Coordinamento 3, presieduto da Carmina Conte, serve un attacco duro. E sottolinea: “Un Consiglio Regionale che si sottrae al richiamo costituzionale per le pari opportunità e per la piena partecipazione delle donne alla vita politica e istituzionale, determina un vuoto pericoloso di rappresentanza e, aggiungiamo pure, di rispetto verso il mondo femminile che costituisce oltre la metà della popolazione sarda”.
Martedì, subito dopo l’elezione dell’Ufficio di presidenza, l’associazione ha inviato una lettera – qui il documento – al presidente della Regione, Christian Solinas, con “la richiesta di incontro per l’attuazione della ‘Carta di ompegni per la parità’, da lui sottoscritta in occasione della convention del 26 gennaio scorso, promossa da Coordinamento3 Donne di Sardegna”, si legge in una nota.
Il collettivo fa anche sapere di aver aderito a ‘Inclusione donne’, “una rete nazionale che si batte per due questione essenziali: il lavoro delle donne (l’Italia è penultima in Europa per occupazione femminile), e la rappresentanza delle donne nei luoghi decisionali.