Truzzu difende il progetto per lo stadio: “È migliorato, con più verde e servizi”

“l problema non è se abbiamo stravolto o meno il progetto. Ma se l’abbiamo migliorato o meno”. Il sindaco Paolo Truzzu difende la variante con cui la maggioranza sta modificando il progetto del nuovo stadio del Cagliari lasciato in eredità dagli inquilini precedenti di palazzo Bacaredda. Proprio i consiglieri di centrosinistra hanno contestato, con una conferenza stampa, la strada che il Comune sta prendendo per il futuro del Sant’Elia: secondo loro le modifiche comporteranno un ulteriore allungamento dei tempi e un’eccessiva presenza di cemento. Arriva ora la replica del primo cittadino, accompagnata da due immagini: il vecchio progetto con le cubature concentrate sullo stadio e la nuova versione col cemento spalmato. “Da un lato, con l’amministrazione precedente, abbiamo uno stadio, un’area commerciale e un parcheggio, insomma il modello Carrefour – spiega il primo cittadino -. Dall’altro, con la nostra amministrazione, abbiamo uno stadio, un’area commerciale, una piazza, una galleria verde, la sistemazione del lungo canale in veste turistico-ricreativa con la possibilità di avere chioschi, ristoranti e mini strutture ricettive”.

L’idea iniziale del presidente del Cagliari, Tommaso Giulini, era quella di arrivare al 2020, anno del centenario, con lo stadio nuovo. Col tempo le date sono slittate più volte, tra iter in Comune e tempo preso dalla società, ora le trattative sono ripartite col nuovo sindaco e la ritrovata sintonia tra le parti sta facendo muovere il progetto. Ma la maggioranza di Paolo Truzzu ha deciso di intervenire sulle carte già approvate con alcuni ritocchi. Entrambi i progetti hanno in comune l’abbattimento del muro che separa il quartiere di Sant’Elia dallo stadio e dal resto della città. “Nuovi servizi pubblici per il quartiere Sant’Elia e la fine del suo isolamento, con la trasformazione di viale Ferrara in un viale alberato accessibile e attraversabile – conferma Truzzu -. Insomma, una riqualificazione urbanistica vera e propria”.

Il sindaco sintetizza in tre punti le differenze col progetto per il nuovo stadio presentato dal centrosinistra. “L’area commerciale è stata deliberata dall’amministrazione precedente e non può essere cancellata a meno di non far pagare il danno ai cittadini – spiega Paolo Truzzu -. L’area commerciale ha le stesse dimensioni della precedente deliberazione e noi stiamo semplicemente modificando la sua conformazione. Da una mega ‘stecca’ lungo i distinti si passa a quattro corpi edilizi, suddivisi da un asse verde e da un sistema di piazze e spazi urbani di uso pubblico che favoriscono l’accessibilità e le relazioni con gli insediamenti contigui di Sant’Elia e San Bartolomeo”. Il terzo punto evidenziato dal sindaco riguarda il verde: “Le volumetrie complessive dell’area diminuiscono. Anzi, rispetto alle scelte dell’amministrazione precedente, diminuiscono le aree edificabili ed aumentano le aree a parcheggio e a verde“.

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Truzzu parla poi dell’iter, ricordando che “adesso è tutto nelle mani della commissione Urbanistica, che sono certo saprà fare un lavoro di qualità e magari migliorare ulteriormente questo progetto”. Poi ne approfitta per rispondere agli attacchi del centrosinistra sulle modifiche al progetto e precisa che l’amministrazione si sta comunque muovendo sul solco dei passi precedenti. “Il nuovo progetto è perfettamente in linea con le indicazioni scaturite dalla conferenza di servizi, che l’architetto Peretti ha seguito brillantemente nell’elaborare questa proposta. E, per essere chiari, l’incarico alla Peretti non l’ho dato io ma la precedente amministrazione – precisa -. E a me non interessa di chi sia amica, chi l’abbia scelta e cosa voti. Mi interessa che faccia un buon lavoro, che consenta di migliorare la nostra città, che faccia sì che l’investimento di un privato su un’area pubblica possa fungere da volano per lo sviluppo e la riqualificazione complessiva di un quartiere. E questo fa il nuovo progetto”. Il sindaco respinge gli attacchi e assicura di agire per il bene di Cagliari: “Oggi come in futuro, rispetto alla polemica pretestuosa, alla politica di piccolo cabotaggio, alla contrapposizione ideologica fine a se stessa, io scelgo e sceglierò sempre il bello e il giusto per la nostra città”.

M.Z.

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