Trivelle, il Pd lascia libertà di voto. Soru: “Referendum inutile per l’Isola”

“Ci sta il sì e ci sta il no, ci sta andare a votare e ci sta anche non andare a votare”. Il segretario regionale del Partito Democratico, Renato Soru, ha sintetizzato così il dibattito di tre ore dedicato dalla Direzione regionale convocata a Oristano per definire la posizione del Partito sul referendum sulle trivelle del prossimo 17 aprile. In sostanza è passata, senza bisogno di votazioni, la proposta di lasciare libertà di voto e di coscienza ai cittadini avanzata per primo da Giacomo Spissu e condivisa poi da molti altri componenti della Direzione.

Dopo un intervento introduttivo Soru ha detto la sua solo al termine dei lavori. E lo ha fatto senza risparmiare i colpi al presidente del Consiglio regionale e promotore del referendum, Gianfranco Ganau, che aveva aperto il dibattito spiegando perché gli italiani il 17 aprile dovrebbero andare a votare per il sì”. “Da parte di Ganau – ha detto Soru – mi aspettavo una motivazione più forte per un referendum del quale non capisco l’importanza e che ci ha messo in un vicolo cieco. Oggi ci troviamo a gestire un pasticcio dal quale dobbiamo cercare di uscire col minimo danno possibile”, ha aggiunto spiegando che schierandosi per il sì il Partito democratico rischierebbe di finire a braccetto di Forza Italia che sta già tappezzando le città di manifesti per invitare appunto gli elettori a votare sì. A differenza di altri componenti della Direzione, Soru non ha detto esplicitamente se andrà a votare e che cosa voterà, ma ha difeso il diritto degli elettori di non andare a votare e ribadito in tutti i modi il suo scarso gradimento all’iniziativa del referendum promosso dal Consiglio regionale assieme a otto Consigli regionali della penisola.

“Quello del 17 aprile – ha sottolineato Soru rivolgendo lo sguardo in direzione di Ganau, seduto ad ascoltare in prima fila – è un referendum minimale, doppiamente inutile per la Sardegna, dove non ci sono piattaforme marine per la estrazione di petrolio e gas e perché non dice nulla sulle trivellazioni in terraferma, che il Pd ha già bocciato”.

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