“Entro il 15 aprile 2019 tutti gli studenti di età non superiore ai 35 anni iscritti nelle scuole, nelle università sarde o ai corsi di formazione professionale finanziati dalla Regione, potranno richiedere ai Comuni di residenza il rimborso compilando una domanda prestampata”. Con i soldi pubblici le spese per il trasporto locale saranno coperte all’80 o al 60 per cento a seconda del reddito che risulta dall’Isee. Così prevede la procedura che dà applicazione alla norma inserita nella Finanziaria 2019.
“Ogni Municipio – spiegano dalla Regione – pubblicherà un avviso rivolto agli studenti di ogni ordine e grado, dove sono spiegate le modalità di presentazione della domanda per ottenere il rimborso”. I titoli di viaggio che rientrano nella norma della manovra sono gli abbonamenti mensili e annuali per bus, treni, metropolitana e traghetti, “acquistati con tariffa riservata agli studenti per l’anno scolastico 2018-2019”. La copertura garantita con fondi pubblici riguarda i mesi delle lezioni, quindi da gennaio ad agosto.
Queste le soglie fissate dalla Regione: “Per l’abbonamento annuale acquistato nel 2018 da studente con reddito familiare Isee inferiore o uguale a 25.500 euro, il rimborso sarà dell’80 per cento”. Con Isee superiore, verrà invece restituito il 60 per cento delle spese sostenute. Il mensile di gennaio e febbraio 2019, sempre con reddito familiare Isee inferiore o uguale a 25.500 euro, dà diritto a un rimborso dell’80 per cento, diversamente sarà ancora del 60 per cento. “Nel caso di famiglie numerose – spiegano ancora dalla Regione – il terzo figlio studente abbonato avrà il rimborso dell’80 per cento del costo sostenuto per l’acquisto dei titoli di viaggio a prescindere dal reddito”.