Suppletive, Meloni agita gli alleati sardi: Fdi pronti a correre da soli con Truzzu

La telefonata l’ha fatta Giorgia Meloni. Ed è valsa un avvertimento: alle Suppletive del 20 gennaio, con le quali il collegio di Cagliari sceglie il sostituto di Andrea Mura alla Camera, i Fratelli d’Italia sono pronti a rompere col centrodestra. Tutto dipende da come va il tavolo nazionale delle Regionali, dove agli Fdi è stato assegnato l’Abruzzo, ma il candidato scelto dal partito sembra non piacere né a Silvio Berlusconi né a Matteo Salvini. Di qui la decisione della Meloni di far correre da soli i suoi schierando alle urne il consigliere regionale Paolo Truzzu.

Per come funziona il pressing in politica, l’ipotesi della corsa solitaria targata Fdi non è una certezza, ma appunto un tentativo di far passare gli alleati a più miti consigli. Tuttavia non si tratta nemmeno di una possibilità remota, perché i Fratelli d’Italia alle Suppletive non hanno nulla da perdere, anche nel caso in cui decidessero di andare da soli.

Infatti: sempre per accordi nazionali, il candidato nel collegio di Cagliari dovrebbe sceglierlo Forza Italia, visto che la Lega, secondo partito della coalizione secondo i risultati delle Politiche 2018, ha già indicato il candidato governatore delle Regionali, puntando su Christian Solinas. Gli Fdi, in buona sostanza, avranno solo il compito di portare voti alla coalizione. Preferenze che, qualora di presentassero da soli alle urne, non farebbero cumulo con altri partiti. Ma nulla di più.

Sul fronte di Forza Italia, i papabili sono quattro. Tre sono consiglieri regionali: la capogruppo Alessandra Zedda più Edoardo Tocco e Stefano Tunis. Il quarto è l’eurodeputato Salvatore Cicu che a maggior termina il mandato a Strasburgo e difficilmente può sperare in una rielezione nel Parlamento europeo. Per due ragioni: il partito azzurro vale oggi poco più del 10 per cento e la Sardegna è nello stesso collegio della più popolosa Sicilia.

Questo week-end è decisivo per capire gli equilibri nel centrodestra. Anche perché con le elezioni il 20 gennaio, le candidature vanno chiuse entro il 20 dicembre. Vuol dire che mercoledì vanno depositati i documenti nell’Ufficio elettorale della Corte d’Appello. (al. car.)

 

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