‘Spuntino elettorale’: 30 pecore e un vitello. Con i soldi del Consiglio regionale

Ed ecco pure l’assegno, da 10.500 euro, per pagare il cosiddetto “spuntino”, o meglio un vero e proprio pranzo elettorale in contesto bucolico, in campagna. La spesa, evidentemente rintracciabile, secondo gli inquirenti sarebbe stata pagata con i fondi destinati all’attività istituzionali dei gruppi del Consiglio regionale della Sardegna. Il tutto nell’ambito dell’inchiesta giudiziaria che conta venti politici bipartisan (della passata legislatura 2004-2009) già rinviati a giudizio per uso improprio di denaro: somme variabili utilizzate per bisogni personali, dal parrucchiere al carrozziere fino alla donna di servizio e alle bollette di ufficio o casa.

L’assegno in questione, secondo quanto riporta Sardegna quotidiano, è stato usato per pagare gli ingredienti del menù per un banchetto organizzato nel 2004 a Sedilo, in provincia di Oristano: un vitello, 30 pecore, vino e formaggi vari. Il conto corrente è quello del gruppo “Forza Paris” ed è firmato da Silvestro Ladu, ex senatore Pdl, già imputato per peculato (la cifra supera i 200mila euro) e ai tempi consigliere regionale.

I nomi. Ladu – difeso dagli avvocati Mariano Delogu e Piero Longo (legale di Silvio Berlusconi) – tornerà in aula il prossimo 31 maggio. L’inchiesta sui fondi ai gruppi del consiglio regionale è stata la prima del nutrito filone, aperta in tempi non sospetti, nel 2009 dal pm Marco Cocco. Oltre alla posizione di Ladu, già a dibattimento, il tribunale è chiamato a valutare quella di 18 consiglieri il cui processo si aprirà il prossimo 10 luglio quando in aula dovranno presentarsi: Oscar Cherchi (Pdl, attuale assessore all’Agricoltura), Mario Floris (Uds, attuale assessore al Personale), Giommaria Uggias (Idv, attuale europarlamentare), Salvatore Amadu (Pdl), Renato Lai (Pdl), Alberto e Vittorio Randazzo (Udc), Giuseppe Atzeri (Psd’az), Beniamino Scarpa (prima Psd’Az, poi Pd oggi sindaco di Porto Torres), Maria Grazia Caligaris (socialista, oggi presidente dell’associazione Socialismo diritti riforme) Raimondo Ibba (socialista, presidente Ordine dei medici della Provincia di Cagliari), Raffaele Fargiu, Pierangelo Masia, Giuseppino Balia (Socialisti), Carmelo Cachia (Pd), Giuseppe Giorico (Udeur), Sergio Marracini (Udc) e Salvatore Serra (sin. Autonomista). Solo Adriano Salis (Idv) ha scelto il rito abbreviato condizionato, la cui udienza riprenderà il 29 maggio. Di recente l’indagine – in un primo tempo circoscritta a solo due gruppi – si è allargata a tutti i gruppi della passata e della presente legislatura. La prassi era quella di non rendicontare tutte le spese ma utilizzare un forfait pari a 2500 euro mensili a consigliere, l’inchiesta è stata aperta grazie ai racconti dettagliati di una supertestimone, vittima di mobbing, Ornella Piredda.

La convention. “Si è trattato – ha chiarito l’avvocato Mariano Delogu, difensore dell’ex senatore del Pdl – di una semplice convention del partito“. A firmare l’assegno col quale era stato pagato il banchetto, a quanto pare, sarebbe stato proprio Ladu, consigliere regionale ed esponente di spicco del movimento. A suo carico, comunque, nessuna nuova contestazione.

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