In teoria, i contribuenti cagliaritani avrebbero tutto il diritto di ignorare che a Lugo, nei dintorni di Ravenna, esiste e opera l’istituto “Ancelle del Sacro cuore di Gesù agonizzante”. In teoria. Poi capita che nella lista dei 1.381 assegni staccati nel 2012 dalla defunta Provincia di Cagliari, ne spunti uno da 1.500 euro intestato alla consorelle del ravennate e vidimato dall’assessorato alla Pubblica istruzione. Il legame è presto detto: sono denari destinati alla manutenzione della scuola materna ‘Sacro cuore’ di Assemini, una delle tante ‘affiliate’ dell’istituto romagnolo. E i denari infatti vanno alla “Casa madre”. A prima vista, scorrendo la lista appena pubblicata (guarda), poca roba.
Il discorso cambia quando si dà un’occhiata al conto finale e si scopre che agli istituti non statali – in maggioranza scuole materne cattoliche – la Provincia ha versato oltre due milioni di euro: si tratta di fondi regionali, quindi l’ente di piazza Palazzo ha fatto da semplice tramite. Questo però non significa che gli amministratori della Provincia non ci abbiano messo del loro, anzi. E questo ancor prima di metter piede in piazza Palazzo: le elezioni provinciali del 2010, ad esempio, sono costate due milioni di euro.
Nelle 160 pagine che illustrano tutte le spese effettuate nel 2012 c’è di tutto. Ma soprattutto molto di più. E la cifra finale è da capogiro: 16,9 milioni di euro. Perché a sommar briciole si fa un panino. E così, tra stanziamenti meritori destinati ad esempio alla lingua sarda, agli istituti scolastici, alle decine di associazioni, alle politiche del lavoro (che scarseggia comunque) e ai servizi sociali (con in testa la comunità La Collina, che incassa centinaia di migliaia di euro a fronte di una valanga di attività) compaiono pure tantissime voci che sembrano a prima vista esulare dalle peculiarità di un’amministrazione locale. Basti pensare che le sole quote di iscrizione ad associazioni ed enti vari sfiorano i 210mila euro, compresi 20mila euro alla Focus Europe guidata dall’ex presidente Graziano Milia. Centinaia di migliaia di euro finiscono invece all’Associazione enti locali per lo spettacolo.
Moonwalk, sforbiciate e peperonate.
Partiamo dalle famose briciole. Ligi al rispetto del sentimento popolare, come negare 1.000 euro alla seconda edizione dello “spettacolo di musica dedicato a Michael Jackson”? A quel punto perché rifiutare quattro spiccioli agli organizzatori di serate a base di zumba e dance fitness? E infatti la Provincia mica rifiuta, ci mancherebbe. Il niet presidenziale non arriva nemmeno quando la squadra di casa, il Cral Provincia, pretende e ottiene che a pagare l’iscrizione al torneo ‘Maracanà’ siano i contribuenti: ecco 1.500 euro, palla lunga e pedalare. E il tennis? C’è. Idem il windsurf (10mila euro), softball e baseball, e non manca nemmeno tale “Coppa spiaggia libera”. E modesta, evidentemente: appena 700 euro. Briciole, come detto, a fronte degli oltre 222mila euro assegnati a varie sigle che la lista però non riporta. Attività propedeutica fortemente consigliata: il convegno ‘I traumi sportivi e la loro riabilitazione’ (800 euro). Liquefatte le calorie, bisogna ristorarsi con il ‘Gran trofeo d’oro’ della ristorazione italiana (1.500), ‘La festa del cuoco’ (1.545) e la ‘Panad’arte’ di Assemini (4.500). L’elenco è ragguardevole, il beneficio per il territorio non si sa.
