Solinas nomina Scano, Agus: “Vogliamo vedere il contratto”

Resta sotto la lente la nomina di Francesco Scano, l’ormai ex presidente della Seconda Sezione del Tar a cui Christian Solinas ha affidato l’incarico di segretario generale della Regione. Il governatore ha ingaggiato il giudice amministrativo attraverso il decreto del 18 ottobre, ma sul compenso nulla si sa. Per questo il capogruppo dei Progressisti, Francesco Agus, ha presentato una richiesta di accesso agli atti con la quale il consigliere regionale chiede di acquisire “tutta la documentazione, incluso il contratto”.

Nel decreto firmato da Solinas il 18 ottobre è scritto che “il trattamento economico del segretario generale verrà determinato con successivo provvedimento”. Ma visto che i soldi sono quelli dei sardi, Agus vuole vederci chiaro. Anche perché si pongono tutta una serie di questioni: nel ddl 107, quello che ha previsto la figura del segretario generale e l’Aula ha trasformato in legge 10 lo scorso 25 maggio, era indicato un compenso di 285.600 euro. Una roba fuori misura, dal momento che il presidente della Repubblica prende 239mila euro.

Non solo: se Scano può fare il capo amministrativo della Regione perché ha ottenuto “la messa fuori ruolo” con in prepensionamento, da titolare di un trattamento in quiescenza non può percepire alcuna retribuzione. E tuttavia il suo mandato non dovrebbe durare più di un anno. Questo in base alla normativa vigente. Ma se Solinas e Scano hanno preso accordi diversi ed è differente la stessa autorizzazione data al neo segretario generale dal Cpga (Consiglio di presidenza della giustizia amministrativa), si può scoprire solo leggendo i documenti. Quelli che Agus ha chiesto “per l’espletamento del mandato istituzionale”, è scritto nella richiesta di accesso agli atti presentata dal capogruppo dei Progressisti.

Scano venne nominato da Solinas una prima volta il 21 luglio 2021, quando ancora il Cgpa non aveva dato all’ormai ex presidente del Tar alcuna autorizzazione per ricoprire un incarico extragiudiziale. Su quella deliberazione (che pubblichiamo sotto) nei mesi scorsi ha deciso di vederci chiaro pure la Procura di Cagliari con l’apertura di un fascicolo. Al momento senza indagati e senza ipotesi di reato.

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