Soldi alle low cost, Pigliaru: “Dire che le regole Ue sono chiare è demagogia”

Il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, fa il punto sui finanziamenti alle low cost, per i quali contro l’Italia è aperta una procedura d’infrazione Ue.

Il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, parla sui trasporti. Lo fa dall’aeroporto di Cagliari, dove taglia il nastro al nuovo negozio Isola, marchio tutto sardo (e pubblico) dell’artigianato tradizionale, artistico e di design (leggi qui). “È demagogia – appunta il governatore – dire che sono chiare le regole Ue sul finanziamento alle low cost“.

È una domanda precisa, quella fatta a Pigliaru in aeroporto e riguarda appunto la fuga di Ryanair e il calo dei passeggeri negli scali di Cagliari e Alghero. Il presidente va dritto al nocciolo della questione: “In materia ai sovvenzioni ai vettori, l‘Unione europea ha competenza esclusiva. Il solo margine di azione che ha la Regione è fare pressioni su Bruxelles affinché definisca il quadro normativo di riferimento, senza il quale non si può andare avanti con la programmazione. E su queste pressioni siamo impegnati ogni giorno e attendiamo una risposta”. Di fatto una difesa a Massimo Deiana, il titolare sardo dei Trasporti, contro il quale ci sono due mozioni di sfiducia presentate dalle opposizioni in Consiglio regionale (si discutono nella seduta di domani).

Pigliaru si riferisce a due nodi irrisolti: il primo riguarda la procedura d’infrazione aperta sulla legge 10 del 2010, ovvero quella che porta la firma del centrodestra di Ugo Cappellacci e sino al 2013 ha finanziato gli aeroporti che, a loro volta, hanno girato le risorse alle compagnie. In totale 80 milioni in quattro anni (leggi qui). Ma per l’Unione europea quei contributi pubblici si configurano come aiuti di Stati: di qui il procedimento a carattere giurisprudenziale eventuale (così è definito tecnicamente), attraverso il quale l’Italia e la Sardegna verranno sanzionate nel caso in cui venga accertata di violazione delle norme Ue sul libero mercato. Il responso da Bruxelles, inizialmente annunciato per gennaio 2016, non è ancora arrivato.

“Abbiamo ereditato – continua Pigliaru – una legge fatta malissimo e non possiamo permetterci di proseguire nell’errore col rischio di dover restituire risorse”. Quindi il secondo punto della questione Ryanair: “La compagnia irlandese – spiega ancora il capo della Giunta – contesta i 2,5 euro di aumento di tasse aeroportuali (diritti di imbarco). Non siamo fermi nemmeno su questo fronte: il Governo nazionale ha preso l’impegno di cancellarle in Sardegna e noi abbiamo scritto anche ieri al ministro dei Trasporti, Graziano Delrio, perché tenga fede agli impegni presi”.

Le rivendicazioni sarde sui trasporti fanno parte del ‘pacchetto insularità‘, cioè una mini agenda in tre punti sulla quale la Regione sta chiedendo impegno all’Esecutivo guidato da Matteo Renzi. “Un Esecutivo – prosegue Pigliaru – che sta dimostrando attenzione verso gli annosi problemi strutturali della nostra Isola e mi riferisco anche al trasporto ferroviario e alla necessità della metanizzazione. Ovvio che nessuno ha la bacchetta magica: noi siamo in carica da due anni e mezzo e il superamento dei gap è un obiettivo di legislatura”.

Pigliaru torna poi sulle nuove regole del trasporto aereo, illustrate lo scorso 30 giugno dall’assessore Deiana e dal vicepresidente della Giunta, Raffaele Paci. “Dal prossimo anno – ricorda il governatore – avremo intanto molti più aerei sulla Continuità territoriale 1 (da Cagliari, Olbia e Alghero verso Roma e Milano)” insieme alla tariffa unica tutto l’anno (leggi qui). “Partirà la nuova Ct2 (tratte con gli scali minori) e abbiamo anche le risorse per le low cost da distribuire non appena, e lo ripeto, saranno chiare le regole Ue”. Nel dettaglio delle disponibilità finanziarie ci sono sul piatto 87,5 milioni, così divisi: 66 per la Ct1, 11 per la Ct2 e 10 per le compagnie a basso costo.

Il capo della Giunta promette battaglia anche per “riscrivere le convenzione Tirrenia: è stata fatta da un precedente Governo (quello Berlusconi) e non tiene affatto conto degli interessi della Sardegna. Noi crediamo che vadano riviste pure sui collegamenti navali e i servizi minimi vadano riviste le regole. Si tratta di un altro importante obiettivo su cui parleranno i fatti”.

All’aeroporto, per l’inaugurazione del negozio Isola, c’era anche David Crognaletti, il direttore commercialista arrivato lo scorso novembre. “Per fortuna – spiega il manager – è stata in gran parte recuperata la perdita di passeggeri in seguito alla riduzione delle tratte decisa da Ryanair. A fronte di un meno 6 per cento registrato ad aprile e maggio, adesso ci siamo attestati sul meno 3 per cento. E questo perché i turisti stanno arrivando in Sardegna dagli scali di Roma e Milano, approfittando della tariffa unica scattata a metà giugno”. Crognaletti parla quindi di “compensazione riuscita e i numeri sono positivi anche in questi primi due week-end di luglio”.

Al. Car.
(@alessacart on Twitter)

LEGGI ANCHE: La Giunta rilancia il marchio Isola. L’assessore Morandi: “Solo un primo passo”

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