Sindia, la circonvallazione non chiude: decisa la manutenzione straordinaria

Scongiurata la chiusura della circonvallazione di Sindia, nella direttrice viaria che collega la Planargia col Marghine e la statale 131, con un intervento immediato e, più avanti, la messa in sicurezza definitiva di una delle arterie più pericolose della Sardegna. È l’esito della riunione che si è tenuta oggi nell’assessorato ai Lavori pubblici alla presenza dell’assessore Roberto Frongia e dei sindaci di Silanus, Sindia, Birori, Bosa, Modolo, Magomadas. “Abbiamo a che fare – spiega l’assessore Frongia – con una situazione altamente compromessa e date le condizioni di estrema pericolosità della strada abbiamo valutato come prioritario l’intervento sulla circonvallazione di Sindia. Per questi motivi ho riunito attorno allo stesso tavolo, in tempi brevissimi rispetto all’esigenza manifestata appena qualche giorno fa dall’Unione dei Comuni del Marghine e della Planargia, tutti i soggetti interessati e ribadito la disponibilità della Regione a fare la sua parte per superare l’emergenza chiedendo a tutti collaborazione e cercando di individuare la miglior soluzione nei tempi più brevi, ovvero 30 giorni per un intervento immediato di manutenzione straordinaria che consenta la percorribilità senza rischi. Auspico l’apertura immediata del cantiere”.

Due le soluzioni individuate: un intervento immediato di manutenzione straordinaria che vada oltre la semplice riparazione delle buche, ma che preveda anche lavori al sistema di drenaggio per allontanare le acque sotterranee verso i canali, da concludersi entro un mese, e l’avvio della progettazione per la messa in sicurezza definitiva della circonvallazione con i 2 milioni e 700mila euro già stanziati e nelle disponibilità della Provincia che da qui a qualche anno consentirà collegamenti efficaci e sicuri a tutto il territorio. La Regione si è anche resa disponibile a una integrazione del finanziamento alla luce delle necessita che emergeranno a seguito della redazione del progetto finale di messa in sicurezza dell’arteria. Il tavolo di lavoro segue l’incontro avvenuto qualche giorno fa a Sindia, teso a trovare il modo per intervenire in maniera efficace su una arteria altamente compromessa dalla presenza di buche profonde, del diametro di un metro, e per questo ritenuta ad alta pericolosità.

 

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