Sindaca di Carbonia: “Per i cittadini il favore è la regola”. Pd: “Chieda scusa”

È scontro a Carbonia dopo un post su Facebook pubblicato ieri dalla sindaca Paola Massidda che ha dedicato una lunga riflessione al “cambiamento” e scritto, tra le altre cose: “In questa città in cui il favore era diventato la regola e i diritti scambiati per piaceri, tutto diventa più complicato e farraginoso. Non c’è provvedimento che non impatti con la scarsa volontà di accettare la modifica delle regole ,anche quando queste ultime sono spiegate, approfondite in decine di incontri, comunicazioni e percorsi condivisi”. A stretto giro è arrivata la replica del Pd che ha diffuso una nota firmata dal segretario cittadino, Fabio Desogus. “Il Partito democratico di Carbonia – si legge – denuncia le vergognose parole che ieri la Sindaca ha espresso da una sua pagina Facebook. Riteniamo semplicemente vergognoso che un primo cittadino si esprima così circa la comunità che amministra, trattandola con le stesse parole che si direbbero di un paese mafioso o con diffusa e conclamata collusione criminale tra classe politica e cittadini. Tutto ciò a Carbonia non esiste, se non nelle deliranti affermazioni di un sindaco a guida di un’Amministrazione che, ormai incapace di risolvere i problemi reali dei cittadini, si inventa nemici immaginari, siano essi nemici politici o gruppi di cittadini giudicati alla stregua di banditi del Far West”.

Questo il testo integrale pubblicato dalla Massidda. “C’è un pezzo di questa città che ha deciso di non voler cambiare stili e comportamenti e che continua a ritenere che il passato, anche quello meno trasparente ed equo, sia inviolabile e dunque, non vada modificato. Cosi, negli anni, tutto è entrato in questo vortice di amicizie, strette di mano, strizzatine d’occhio, pacche sulle spalle. No, cari concittadini! Non siamo stati eletti per lasciare questa città in mano a chi l’ha resa senza regole certe e chiare per speculare sul diritto fatto passare per grazioso beneficio o al contrario sul privilegio fatto passare per equo trattamento. Non lasceremo che uno sparuto gruppo di persone ci mettano al muro immaginando che con l’arroganza e la protervia avranno vita facile. No! Questa idea non passerà e lotterò fino all’ultimo giorno che sarò seduta al mio posto, perché la città sia restituita, per intero, ai suoi cittadini. Con regole certe, rispetto della legge e onestà. Noi andiamo avanti per la strada tracciata. Statene certi. Non ci fermerete”.

Il segretario del Pd osserva: “Sarebbe doveroso che la sindaca ritirasse ciò che ha scritto e pensato dei cittadini di Carbonia e chiedesse scusa ufficialmente a tutta la città, visto che lei e i suoi collaboratori sono così solerti a volerle dai cittadini, le scuse, quando criticati. Di fronte a legittime contestazioni dei cittadini, la sindaca si lascia andare a parole che dimostrano come sia poco abituata alla dialettica democratica e al confronto con le persone, e sia pertanto poco adatta (per andarci leggeri) sia al ruolo che ricopre che all’appartenenza stessa ad un movimento politico che ha promesso da sempre (ma a parole è tutto facile) partecipazione e confronto. Nelle sue farneticanti dichiarazioni, la Sindaca fa un vero e proprio sfoggio di arroganza e superbia e lo sbatte in faccia ai tanti cittadini che in questi giorni stanno protestando verso le sempre più scellerate decisioni dell’Amministrazione a 5 Stelle”.

Ancora dalla lettera del Pd: “Sarebbe doveroso che la sindaca Massidda indicasse quale è il lavoro che in questi 2 anni e mezzo (metà legislatura, non sono più “appena arrivati”) hanno svolto in città e sarebbe il caso di iniziare a dare risposte ai problemi dei cittadini, anziché paventare un nemico indefinito e immaginario (la parte di città che non vuole il cambiamento et simili) su cui addossare le colpe del proprio fallimento. Sarebbe altresì doveroso che la sindaca denunciasse a chi di competenza eventuali fatti illeciti da lei conosciuti, facendo nomi e cognomi; altrimenti avesse il buon gusto di tacere e non denigrare una comunità intera con affermazioni non circostanziate e prive di fondamento. Sarebbe infine sacrosanto che la Sindaca rassegnasse le dimissioni, visto che ha una così bassa opinione della comunità che prova ad amministrare e visto che ormai il suo fallimento personale e il fallimento politico del Movimento 5 Stelle nell’amministrare la città sono sotto gli occhi di tutti”.

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