Siccità, Alessandra Todde: “Interventi immediati, rischiamo di non avere acqua potabile a fine luglio”

La situazione è grave. “Rischiamo finire non solo l’acqua legata al Consorzio ma anche quella potabile a fine luglio, se non interveniamo subito”. La presidente della Regione ha incontrato per tre ore gli Enti insieme a diversi assessori della sua Giunta – l’assessore alla Programmazione, Giuseppe Meloni, all’Ambiente, Rosanna Laconi, all’Urbanistica, Francesco Spanedda, all’Industria, Emanuele Cani, Antonio Piu, ai Lavori pubblici – sulla crisi idrica che sta investendo numerose zone della Sardegna, colpendo gravemente alcuni settori come agricoltura e allevamento, ma non solo.

Sul tavolo una delibera ma soprattutto “una presa di coscienza e di responsabilità, che c’era già da parte dei sindaci e degli attori al tavolo”, dice Alessandra Todde. “L’effetto positivo della delibera è stato quello di accelerare la proposta di soluzioni e di confrontarsi con urgenza sulla situazione”. La Giunta attiverà un tavolo permanente per analizzare le diverse soluzioni e coordinare territori, Regione ed enti preposti, come l’Autorità di bacino, i Consorzi di bonifica, l’Egas e Abbanoa. “La situazione va monitorata in modo continuo e dobbiamo rimanere tutti in allerta”, dice la presidente della Regione.

Tra le soluzioni individuate, Todde parla dell’utilizzo di alcuni pozzi privati, interventi a San Teodoro col prelievo nel bacino del Liscia che in questo momento non ha problemi di scarsità idrica. Alcuni paletti: “Non si può chiedere a un cittadino di razionare l’acqua se nel suo paese ci sono perdite da mesi – dice Todde – e per questo abbiamo chiesto ad Abbanoa un monitoraggio costante e un cronoprogramma per arginare il problema”. Si lavora sul breve, medio e lungo termine: “Siamo eredi di una situazione lasciata andare non da qualche anno, ma da decenni”, chiude la governatrice.

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