Si privatizza la lotta agli incendi, sciopero a oltranza dei barracelli contro bando Regione

In piena campagna contro il fuoco arriva l’annuncio di uno sciopero generale a oltranza dei barracelli contro il nuovo bando antincendi della Regione. Lo hanno proclamato le sigle Sindacato autonomo barracelli e Unione barracelli come “forma di protesta in seguito al possibile impiego di ditte private – spiegano in una nota – nelle attività di pattugliamento lungo le strade statali e provinciali”.

I barracelli chiedono alla Regione la sospensione del bando e un incontro. Nell’immediato saranno rivisti i programmi operativi per il 2022 e quindi la disponibilità in termini di giornate e numero di squadre. “Il bando – osservano le due sigle – prevede una spesa di poco meno di un milione e mezzo di euro per un numero minino di 16 mezzi pick up con modulo antincendio, due operatori per ciascun mezzo di cui un autista per 48 giorni. Non si capisce il perché di un bando simile quando le stesse risorse sarebbero potute essere messe a disposizione dei barracelli, che svolgono lo stesso servizio con in più le qualifiche funzionali di agenti di pubblica sicurezza, agenti e ufficiali di polizia giudiziaria”.

Sull’Aventino anche Fp Cgil, Uil Fpl e Saf che denunciano il rischio di privatizzazione della macchina antincendio e chiedono la revoca immediata della procedura e “una più corretta destinazione delle risorse pubbliche, quasi due milioni di euro per i due mesi di luglio e agosto”. Inviata una lettera inviata al presidente della Regione e all’assessore all’Ambiente, al direttore della Protezione civile e al comandante del Corpo forestale. “Ma non è detto- spiegano le sigle – che non possa trasformarsi in altre iniziative di protesta”. Anche il sindacato Ful attacca: “L’azione di contrasto agli incendi nell’Isola necessita di ben altre politiche, tra tutte l’indagine e la rimozione delle cause che li originano”

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