Sfiduciato il presidente di Abbanoa: Racugno a casa, eletti 3 nuovi manager

Gabriele Racugno non è più il presidente di Abbanoa. Col 98 per cento dei voti, l’avvocato cagliaritano – classe ’46 – conclude il suo mandato nella spa dell’acqua. Racugno torna a casa dopo appena nove mesi di incarico. Decisivo lo scontro con il governatore Christian Solinas che a giugno 2020 lo ha voluto alla guida della società e poi ha fatto di tutto per silurarlo, come è successo nell’Assemblea di stamattina.

Contestualmente alla sfiducia a Racugno, la Regione e i sindaci, ovvero gli azionisti di Abbanoa, hanno scelto la nuova terna di manager. Il nuovo Cda. Gli eletti sono tre: il consigliere uscente Franco Piga, l’anti-Racugno, già diventato il nuovo presidente di Abbanoa. Poi ecco Daniela Sacco e Salvatore Ledda.

La prima annotazione da fare è che il Cda senza donne era illegittimo. Tanto che il Collegio dei revisori, già la scorso estate, aveva inviato una segnalazione al premier Giuseppe Conte, caduta però nel vuoto. Il secondo elemento è che Racugno in nove mesi di incarico in Abbanoa ha fatto anche in tempo a collezionare il sequestro dei compensi percepiti da parte della Procura di Cagliari, perché considerati illegittimi anche dalla Corte dei conti. Il presidente sfiduciato è infatti un docente universitario in pensione, ciò che impedisce, per legge, di percepire altre emolumenti.

Da segnalare la spaccatura nei fronte dei sindaci. La sfiducia a Racugno non l’hanno votata né Graziano MiliaAndrea Soddu, ovvero i sindaci della terza e della quinta città sarda, rispettivamente alla guida di Quartu e Nuoro. Milia è stata la prima fascia tricolore a intervenire e ha chiesto alla Regione e ai colleghi di sospendere la sfiducia al presidente di Abbanoa in attesa di una complessiva valutazione sull’assetto della città. “Perché da anni, non da mesi – ha precisato Milia – la politica gestisce Abbanoa pensando ai propri interessi”.

Ma con gli accordi politici già fatti e la nuova terna già concordata, era ovvio che la Regione e i Comuni di centrodestra, in accordo con Solinas, avessero fretta di buttare fuori Racugno e mettere la spa dell’acqua nelle mani dei nuovi manager. Piga ha giocato benissimo la sua partita da manager, da quando a giugno 2020 è entrato in Abbanoa. Non si è mai allineato con nessuno, ha pedissequamente seguito le valutazioni tecniche sui conti della società. Adesso ha la strada spianata per accomodarsi sulla poltrona più importante della spa.

Piga, Sacco e Ledda sono stati pescati da una lista di nove nomi che a sua volta era una scrematura fatta su diciotto candidature. Le terne sono state selezionate dai sindaci di Irgoli, Cagliari, Nuoro e Ozieri. Ovvero i componenti della Commissione per il controllo analogo.

Al. Car.
(@alessacart on Twitter)

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