Sassari, l’ex sindaco Sanna non ci sta: “Da Campus solo falsità e castronerie”

“Il sindaco Nanni Campus offende i dipendenti comunali e l’intelligenza dei sassaresi”. Comincia così la dura replica, affidata a un comunicato stampa, dell’ex primo cittadino di Sassari, Nicola Sanna, al suo successore che alcuni giorni fa, in occasione della conferenza di fine anno insieme alla giunta, aveva detto di aver “ereditato un disastro”.

“Le sue rimostranze sono davvero ridicole e scopiazzano un vecchio registro della vecchia politica tipico della sua giovinezza ormai sfiorita, per giustificare il suo nulla di questi primi sei mesi di governo della città rispolvera il vecchio adagio ‘ci hanno lasciato un disastro’, una frase a cui l’elettore non crede ormai più anche perché in questo caso è platealmente falsa e maldicente”, insiste Sanna nella sua lunga nota accompagnata da una tabella depositata al passaggio di consegne tra i sindaci, dove nel dettaglio viene elencata ogni risorsa finanziaria “recuperata dalla nostra progettualità finanziata dalla Regione, dallo Stato e dall’Ue, per un totale di 248 milioni di euro”. La nota ha in calce anche la firma di Ottavio Sanna, ex assessore dei Lavori pubblici.

Sanna difende l’operato della precedente giunta da lui guidata: “In questi anni nonostante i vincoli del pareggio bilancio e i tagli alla spesa del personale, il blocco degli stipendi, la macchina comunale ha sempre funzionato egregiamente, consentendo alla città di resistere alla crisi ma anche di recuperare ingenti risorse per il completamento di opere, la programmazione e la realizzazione di nuove, garantendo una capacità di pagamento degli impegni di spesa dell’88 per cento in 21 giorni dalla emissione delle fatture da parte dei fornitori di beni e servizi. Un risultato raggiunto solo da altri dieci Comuni su ottomila in Italia”.

I due Sanna snocciolano i dati: case popolari riparate e 120 consegnate nuove, 16 scuole riparate e una nuova per Ottava in cantiere. Poi il palazzetto dello sport, la bonifica di via XXV Aprile, la stipula di nuovi mutui, la società Saba, la mobilità sostenibile. “Noi abbiamo lasciato progetti preliminari, definitivi ed esecutivi tutti finanziati, altro che disastro. Il vero disastro annunciato da Campus è che con questo andazzo del suo primo semestre, la città corre il serio pericolo di perdere centinaia di milioni di euro. Sassari non può permetterselo”, conclude l’ex primo cittadino.

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