La giunta Pigliaru, su proposta dell’assessore dei lavori pubblici Edoardo Balzarini, ha adottato il Piano regionale della mobilità ciclistica. Avviato nel 2017 con uno studio propedeutico realizzato da Arst e Cirem (Centro interuniversitario ricerche economiche e mobilità), il documento programmatico contiene l’intero tracciato dei 52 itinerari individuati per una lunghezza totale di 2.649 chilometri, di cui 550 km integrano la modalità bici e treno.
“Con questo Piano che interessa tutta l’Isola – afferma Balzarini – compiamo un nuovo balzo in avanti verso la realizzazione di un’infrastruttura strategica che renderà la Sardegna percorribile in bicicletta incrementando una mobilità realmente sostenibile, integrando maggiormente i territori e fungendo da attrattore per uno specifico settore turistico che si sposa con lo sviluppo di microeconomie diffuse nei vari territori. Così lungo i tragitti identificati. Adesso il Piano sarà pubblicato sul Buras (Bollettino ufficiale della Sardegna) e sul sito istituzionale della Regione. Quindi ci saranno novanta giorni di tempo per le osservazioni dei portatori di interesse. Quarantacinque giorni dopo le presentazioni al pubblico, il Piano tornerà in Giunta per il via libera finale”.
Il Piano formula una proposta di itinerario che è entrato a far parte della Rete ciclabile nazionale Bicitalia. Sono previsti anche itinerari nelle zone rurali finalizzati alla conoscenza e alla fruizione di sentieri di campagna, laghi, corsi d’acqua e parchi, così come riserve naturali e altre zone di interesse naturalistico. Il Piano prevede il sistema di interscambio tra la bicicletta e gli altri mezzi di trasporto. Ci sono aree di sosta, attrezzate e non attrezzate, e i servizi per i ciclisti urbani ed extraurbani. “A seguito dell’approvazione del Piano, su cui la Regione sta investendo 15 milioni di euro, sarà possibile agganciare i finanziamenti europei e nazionali necessari alla realizzazione delle opere”, spiegno dalla Regione.