Sant’Antioco, è pioggia di sospetti sugli appalti comunali: aperta un’inchiesta

Abuso d’ufficio, peculato, turbativa d’asta e voto di scambio: è un rosario di accuse, identico a quello che ha messo in subbuglio l’Igea, e che sta travolgendo adesso il Comune di Sant’Antioco.

La nuova inchiesta, come riporta L’Unione Sarda, è in mano agli uomini del Corpo Forestale che stanno lavorando a stretto contatto con la Procura della Repubblica. Nel mirino c’è tutta una serie di appalti, assegnati dall’amministrazione guidata dal 2012 da Mario Corongiu, in carica da maggio 2012. Dalla raccolta dei rifiuti alla gestione dei parcheggi a pagamento, più altri servizi dati in affidamento diretto.

L’obiettivo degli inquirenti è ricostruire la mappa delle gare assegnate per capire se, come nell’ipotesi di reato, i bandi siano stati vinti sempre dalle stesse società. Il che, come conseguenza, farebbe supporre l’esistenza di un voto di scambio, per restituire l’eventuale favore.

Insomma, un lavoro certosino che da tempo sta impegnando il Corpo Forestale. Ma al momento non ci sono persone iscritte nel registro degli indagati. A Sant’Antioco la raccolta dei rifiuti in una mano alla San Germano-Derichebourg, mentre i parcheggi a pagamento li gestisce la cooperativa Antiogu dell’imprenditore locale Massimiliano Calzedda, il quale si è aggiudicato anche altri appalti con una seconda società.

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