Lega e Riformatori? Hanno le idee confuse e sono incoerenti. Il gruppo Udc-Cambiamo non prende bene le critiche dei due alleati alla proposta di legge di riforma della sanità che porta la prima firma del decano dell’Aula, Giorgio Oppi, e approdata in commissione mentre iniziava l’esame del ddl della Giunta. Un progetto di 7 articoli, quello dell’Udc, che elimina una volta per tutte l’Ats, l’Azienda unica, sopprime l’Areus (Azienda emergenza urgenza) e scorpora il Microcitemico e il Businco dal Brotzu per farli rientrare nell’orbita della Asl di Cagliari. “Archeologia sanitaria”, secondo Carroccio e Riformatori.
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“Espressioni volgari che rigiriamo a chi sin dagli anni ’90 imperava con modi da signoria medievale e nello stesso feudo che occupa in questi giorni”, commenta in una nota l’Udc. D’altra parte, spiegano i centristi della maggioranza, “non ci meravigliamo per l’incoerenza. Non dimentichiamo che chi era contro le Province (i Riformatori, ndr) ha fatto il diavolo a quattro per gestire la provincia di Sassari”.
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Quanto alla Lega, “ha fatto una campagna elettorale al grido di ‘prima i sardi’ per poi regalare uffici di gabinetto a chi sardo non era, ma lombardo e veneto, signori che vanno e vengono dalla Sardegna, anche in tempi di coronavirus“. E ancora: secondo il gruppo di Oppi “bisogna avere le idee confuse per pensare che una coalizione di partiti che costituiscono la maggioranza sia un luogo in cui non si può discutere”. Invece, chiariscono gli esponenti dell’Udc, “abbiamo presentato una proposta di legge che verrà discussa, emendata, accorpata, e contribuirà a fare la legge migliore possibile per riorganizzare la sanità in Sardegna”.