Salvini sui micro sbarchi da nord Africa: “Bisogna intervenire, andrò dopo estate”

“Dobbiamo intervenire sugli arrivi dei barchini con 10-15 persone. Arrivano soprattutto dalla Tunisia e dall’Algeria: è qualcosa su cui stiamo già lavorando da parecchi giorni”. Così il vicepremier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini, in un’intervista all’Unione Sarda, risponde all’appello lanciato ieri dal governatore sardo Francesco Pigliaru per fermare gli sbarchi diretti nell’Isola. “L’unico modo per intervenire è andare direttamente sul posto, come ho fatto in Libia. Entro la fine dell’estate conto di andare sia in Tunisia che in Algeria – aggiunge il leader della Lega che annuncia che sarà presto in Sardegna in vista del voto per il seggio che sarà lasciato libero dal deputato M5S Andrea Mura, dopo il caso delle assenze alla Camera – il mio obiettivo è ridurre le partenze, ridurre gli arrivi, ridurre i morti. Quelli che mi insultano adesso hanno taciuto negli anni scorsi, quando sono morte più di 15mila persone. Una strage, uno stadio di calcio”. E se le Ong, che “fino all’estate scorsa facevano i loro comodi, hanno “capito che in Italia sono finite le passeggiate”, Salvini spiega che si sta anche lavorando “per intervenire direttamente in Africa su agricoltura, pesca, commercio, sanità, scuola. Una parte dei soldi che risparmieremo coi mancati sbarchi verrà utilizzata proprio per gli interventi nei Paesi in difficoltà”.

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