Ritorno dei cda negli enti regionali, emendamento del centrodestra

Verso il ritorno dei Consigli di amministrazione in enti, agenzie, istituti e aziende regionali e di altri enti pubblici che operano nell’ambito della Regione. La maggioranza ha appena presentato un emendamento all’articolo 10 della legge omnibus, domani all’esame dell’Aula, che, se approvato, permetterà la creazione di quaranta nuovi posti di potere all’interno dell’amministrazione.

La proposta è firmata da Francesco Mura (FdI), Giorgio Oppi (Udc), Franco Mula (Psd’Az), Emanuele Cera (Forza Italia), Michele Cossa (Riformatori) e Roberto Caredda (Misto) ma non dal capogruppo della Lega Dario Giagoni. Per garantire la distinzione tra organi di direzione politica e di direzione amministrativa, gli enti, si legge nell’emendamento, “sono amministrati da un Consiglio di amministrazione nominato con decreto del presidente della Regione, previa deliberazione della Giunta regionale”.

Saranno costituiti da un presidente e da due consiglieri i Cda di Arpas (Agenzia regionale per la protezione dell’Ambiente), Agris (Agenzia per la ricerca in agricoltura), Argea (Agenzia per la gestione e l’erogazione di aiuti in agricoltura), Laore (Attuazione dei programmi in campo agricolo e per lo sviluppo rurale), Aspal (Politiche attive del Lavoro), Isre (Istituto superiore regionale etnografico), Sardegna IT Srl, Carbosulcis Spa, Igea Spa, Sardegna Ricerche, Istituto di incremento ippico.

Saranno invece costituiti da un presidente e quattro consiglieri i Cda di Area (Agenzia regionale per l’edilizia abitativa), Arst, Forestas ed Enas (Ente acque della Sardegna). Ora il Consiglio regionale è impegnato nella discussione dell’articolo 8 su “Disposizioni in materia di agricoltura, enti locali, ambiente e protezione civile”.

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